Draghi sugli sci: dovrà fare lo slalom gigante?

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Mario Draghi neanche aveva pronunciato il suo discorso programmatico e già erano iniziati i contrasti tra i ministri del suo governo

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi neanche aveva pronunciato il suo discorso programmatico e già erano iniziati i contrasti tra i ministri del suo governo (per non parlare dei soliti interventi da espulsione del capo della Lega Salvini). Ma attenzione: quello tra Speranza e Garavaglia sulla mancata apertura della stagione sciistica (difficile pensare in passato a liti di governo per motivi simili!) non è il solito beccarsi tra i polli di Renzo. Si scontrano, in questo dissidio tra esponenti del centrodestra e del centrosinistra, due visioni opposte della realtà: viene prima la salute o l’economia, la qualità della vita o la quantità dei guadagni? E’ chiaro che nessuno accetterebbe una alternativa secca di questo genere. Ma al di là delle cortine fumogene la disputa sugli sci e le piste innevate nasconde diverse concezioni del mondo. Bisogna dar retta ai “desiderata” del mondo delle imprese (anche piccole, come spesso nel caso in questione) o lo Stato deve in ogni caso tutelare innanzitutto l’integrità fisica del cittadino? Aggiungendo magari – se vogliamo parlare un linguaggio comprensibile a molti soloni dell’economia – che un malato di covid in terapia intensiva è anche un costo notevole per la collettività. Poiché Salvini è entrato nell’esecutivo per mostrare alla piccolo e media borghesia nel Nord Italia che la Lega sa difenderne gli interessi, è probabile che situazioni simili si ripeteranno. Cosa faranno allora i ministri e i partiti di centrosinistra? Abbozzeranno, come si dice Roma? O si ripeterà e crescerà il conflitto? Sarà interessante vedere come Draghi troverà il necessario punto di mediazione, quali saranno gli interessi di cui si farà protettore. E se saprà comporre i conflitti di una compagine governativa che pare essere un vestito di Arlecchino, tanti sono i colori che vi sono rappresentati. Per il momento, credo, non potrà che difendere la salute dei cittadini: troppe grida di allarme si stanno levando per non privilegiarla, anche a costo di un nuovo, limitato lockdown. Certo dovrà essere bravo a soccorrere con tempestività i lavoratori e i piccoli esercenti costretti a sacrificare le loro attività. Ovviamente sulla base della dichiarazione dei redditi che hanno presentato negli ultimi tre anni.

Olga Balzano Melodìa

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