Consultazioni governo, il M5S incontra Draghi: “no al Mes, reddito di cittadinanza non si tocca”

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Consultazioni governo, il M5S incontra Draghi. Vito Crimi fa il punto: no al Mes, reddito di cittadinanza non si tocca, Recovery plan su base attuale

Beppe Grillo in persona ha guidato la delegazione del Movimento 5 Stelle presentatasi oggi a Montecitorio per le consultazioni di governo con il neo incaricato presidente del Consiglio Mario Draghi. Il colloquio con la delegazione pentastellata è durato 1 ora e 20 minuti e sono stati toccati diversi temi importanti: quello ambientale, il Mes, il reddito di cittadinanza e il Recovery plan. Possibile dopo l’incontro odierno un rinvio del voto sulla piattaforma Rousseau, per dare alla base qualche elemento in più per decidere.

Consultazioni governo, Vito Crimi: “transizione energetica e ambiantale punto fermo”

La cosa a cui tenevamo di più è che l’azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica e ambientale. Abbiamo insistito sull’idea di un super-ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l’ambiente come filtro dell’attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l’assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio. E ci ha raccontato che è andato a verificare l’esperienza francese” sul super-ministero per le poltiiche ambientali“. Ha dichiarato capo politico M5S Vito Crimi dopo le consultazioni.

Consultazioni governo, Vito Crimi: “Mes va fatto solo se conviene, Draghi non ne ha parlato”

Non c’è stata traccia del Mes nei discorsi fra i 5 Stelle e Draghi. Crimi ha assicurato: “una misura come il Mes va fatta se c’è un piano, una convienenza economica e non ci sono. Infatti da Draghi il Mes non è stato minimamente elencato come punto dell’azione di governo“.

Consultazioni governo, Vito Crimi: “reddito di cittadinanza non si tocca”

Sul reddito di cittadinanza abbiamo ribadito l’importanza e assicurazione che oggi è più che mai necessario rafforzare le misure di sostegno, di fare razionalizzazione e creare misure universali che mettano insieme ammortizzatori sociali e sussidi per tutte le figure che hanno difficoltà ad essere inserite nel mondo del lavoro“, ha confermato Vito Crimi uscendo da Montecitorio.

Consultazioni governo, Vito Crimi: “Recovery plan parte da quello già pronto”

In merito al Recovery Plan la posizione espressa da Crimi è la seguente: “gli investimenti devono partire dal Recovery plan che al suo interno contiene quanto serve per il Paese. Partirà da quello che c’è già, elaborato grazie al lavoro del governo uscente e dei nostri ministri. Nessuno stravolgimento ma da lì si parte“.

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