Sicilia, Musumeci e De Luca si sfidano a chi chiude di più: “lockdown a fine mese se i contagi non calano”

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Il governatore continua con la stessa strategia, ma è l’unico in Italia a chiedere la zona rossa: nonostante la curva epidemiologica in Sicilia abbia iniziato a calare, lancia un ultimatum alla popolazione

La Sicilia è in zona rossa, ma il presidente Nello Musumeci potrebbe decidere di inasprire le misure restrittive. Ad affermarlo il governatore della Regione Siciliana, preoccupato dall’andamento dei contagi: “la zona rossa di oggi non è più della scorsa primavera, ma questo lo ha deciso il governo nazionale. Noi abbiamo recepito le misure di Roma aggiungendo altre piccole restrizioni”. “Noi siamo molto allarmati perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. E se il contagio non dovesse abbassarsi, alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive di intesa con il governo nazionale: non escludo si possa arrivare a un lockdown come quello della scorsa primavera”. Insomma, una reazione simile a quella del Sindaco di Messina Cateno De Luca che ha programmato una zona rossa molto dura per i propri concittadini.

Come già affermato su queste pagine, la visione di Musumeci per affrontare la pandemia del Coronavirus è molto singolare, lo hanno dimostrato dai numeri, la diffusione del contagio non sembra dipendere dalla pesantezza delle restrizioni. A capirlo anche Lombardia e provincia autonoma di Bolzano che, a differenza del presidente siciliano, hanno sin da subito contestato l’ordinanza di zona rossa disposta dal Ministro alla Salute Roberto Speranza con l’ultimo Dpcm.

Musumeci però continua sulla sua rigida condotta, sebbene anche in Sicilia dagli ultimi dati sembra esserci un leggero rallentamento della curva epidemiologica. “Basta guardare le foto e filmati per osservare la indisciplina di una minoranza perché poi la stragrande maggioranza ha capito di dover rispettare le norme e le regole – ha aggiunto – siamo preoccupati: è chiaro che il diritto alla vita è prioritario”.

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