“Save Your Globe” scrive sia al sindaco metropolitano Falcomatà che alla sindaca di Villa San Giovanni Richichi sollecitando la Città Metropolitana a partecipare al Bando del Ministero dell’ambiente sulla forestazione urbana
“Save Your Globe” scrive sia al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che alla sindaca di Villa San Giovanni Maria Grazia Richichi sollecitando la Città Metropolitana a partecipare al Bando del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) sulla forestazione urbana (Decreto Ministeriale del 9 ottobre 2020 – “Azioni per la forestazione” destinate alle Città Metropolitane) e di considerare, quale beneficiario, non solo la città di Reggio Calabria ma anche altre città altamente inquinate come Villa San Giovanni. L’associazione “Save Your Globe” nasce lo scorso anno per divulgare gli obiettivi di sviluppo sostenibile di “AGENDA 2030”, il Green deal europeo, l’economia circolare e per attivare i programmi “Green School” a supporto della cultura “green” presso le scuole e “Azienda 2030” per stimolare le imprese e gli enti locali alla decarbonizzazione, essendo l’emissione di gas climalteranti come la CO2 la causa principale del cambiamento climatico. Il presidente dell’associazione ambientalista “Save Your Globe”, l’agronomo Rosario Previtera, fa presente che già era stato proposto un progetto specifico alla Città Metropolitana di Reggio Calabria lo scorso anno con la finalità di monitorare, tra l’altro, il tasso di inquinamento da polveri sottili e da biossido di azoto, concause di numerose malattie respiratorie e di tumori, di abbassamento della qualità della vita e di incremento del nefasto “climate change”. “Un monitoraggio che alla fine abbiamo svolto autonomamente – racconta Previtera – grazie alle donazioni dei cittadini e alla collaborazione di altre associazioni ambientaliste come Legambiente, Fare Verde e l’onlus nazionale Cittadini per l’Aria. Nell’ambito di un progetto europeo di “Citizen Science” e di cittadinanza attiva (denominato “W – Villa Vuole Vivere”) che vede protagonisti sia laboratori indipendenti inglesi sia l’Università di Stoccarda, il monitoraggio si è svolto grazie ai volontari a Villa San Giovanni, a Reggio Calabria e a Messina e ha riguardato sia l’installazione dei tamponi passivi per misurare il livello di biossido di azoto (NO2) sia il montaggio delle centraline di rilievo h 24 delle polveri sottili (PN2 e PN10) a Villa San Giovanni, città tra le più inquinate d’Italia a causa del traffico veicolare da e per la Sicilia.
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