Reggio Calabria: Vox Italia denuncia ulteriori brogli alle elezioni comunali

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Reggio Calabria, Vox Italia nutre profonda “preoccupazione per il tentativo della sottopolitica locale di fare scemare l’attenzione si gravissimi fatti che hanno caratterizzato le ultime elezioni comunali”

Vox Italia Reggio Calabria nutre profonda “preoccupazione per il tentativo della sottopolitica locale di fare scemare l’attenzione si gravissimi fatti che hanno caratterizzato le ultime elezioni comunali a Reggio Calabria. Fatti che minano nelle fondamenta i principi democratici e mettono in serio pericolo la convivenza civile e democratica.  Oltre ai fatti gravi messi in evidenza ci sono stati segnalati altri casi di estrema gravità, se dovessero essere confermati che rendono ancora più torbida una situazione già intollerabile, col proposito di fare chiarezza abbiamo dato notizia alle autorità locali, Prefettura e Procura, con la speranza che agiscano nella direzione della legalità e del ripristino delle regole democratiche, chiarendo anche le relative responsabilità e colpe, qualora fossero riscontrate”.

Di seguito il testo integrale inviato in Prefettura ed alla Procura della Repubblica:

Da quanto emerso dalle interviste e dagli articoli di giornale, pare che ad oggi l’attenzione sui brogli si sia concentrata su due aspetti gravi che hanno di fatto alterato le regole democratiche di espressione del voto:
1) La rinuncia di 41 presidenti di seggio rinominati dal Sindaco in forma anomala su elenco preparato da Castorina,
2) il duplicato di certificati elettorali e quindi il voto di persone che di fatto non sono andate a votare o addirittura decedute (320 duplicati), aspetto maggiormente concentrato nel quartiere Archi. Approfondendo l’argomento e dando ascolto ad alcune segnalazioni pervenuteci, pare che oltre a questi due fatti gravi ce ne sia un altro altrettanto grave che riguarda i rappresentanti di lista sempre dell’area PD. Secondo quando riportato pare fosse e sia prassi consolidata nel tempo, sulla quale mai nessuno ha attivato gli opportuni controlli. In sostanza IL RAPPRESENTANTE DI LISTA HA VOTATO DUE VOLTE. Generalmente il rappresentante di lista viene nominato in seggio che non è quello di residenza, un sistema ben organizzato permette al rappresentante di votare sia al seggio di residenza e sia al seggio dove è stato nominato. È evidente che tale sistema illegale puó spostare un sostanziale numero di voti. Abbiamo provveduto a fare una stima di quanti voti si possono teoricamente spostare in uno schieramento. Consideriamo 11 liste in appoggio al sindaco, sono possibili 2 rappresentanti di lista a lista per i 218 seggi: 2 x 11 x 218 = 4.796 (voti sia per candidati sia per le liste sia per il sindaco). Il controllo non è particolarmente complicato, vanno fatte verifiche, soprattutto per i seggi sospetti, sui rappresentanti di lista e verificare se hanno votato nel seggio di appartenenza e nel seggio dove sono stati nominati. Suggeriamo approfondire tale aspetto, in quanto se dovesse essere vero e ben organizzato sposterebbe molti voti a favore delle liste che avrebbero organizzato tale meccanismo e del candidato sindaco correlato a tali liste, con un serio danno alle regole democratiche ed alla volontá popolare. Altro aspetto che segnaliamo, come si evince dall’elenco di seguito riportato ci sono i soggetti nominati dalla Corte di appello di Reggio Calabria, che hanno prontamente rinunciato per lasciare spazio a quelli scelti direttamente dal consigliere Castorina o da altri. A riprova del meccanismo “preordinato “tra i nomi spicca anche quello di Bruzzese Francesca (moglie del Castorina) che oltre ad essere in palese conflitto di interessi, tra l’altro, risulta essere nipote del Molinetti (personaggio noto alle autoritá giudiziarie, in quanto personaggio di spicco tra le famiglie di Archi). Circostanza che comporta seri e gravi rischi di evidenti e significativi condizionamenti malavitosi che non possono essere ignorati, specie nel quartiere di Archi. Disponibili per ogni eventuale chiarimento e/o approfondimento”.

Coordinatore Regionale Calabria
Giuseppe Modafferi

 

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