Reggio Calabria, lo striscione di tre studenti delle superiori: “scuola chiusa come i nostri cuori, stiamo perdendo anche le emozioni”

StrettoWeb

Reggio Calabria, gli studenti delle scuole superiori si ribellano alle chiusure a tempo indeterminato: uno striscione sul corso Garibaldi per urlare la propria delusione contro istituzioni che stanno uccidendo un’intera generazione

Scuola chiusa come i nostri cuori, senza emozioni“: due studentesse e uno studente, oggi pomeriggio intorno alle ore 18:00, hanno appeso uno striscione sulla ringhiera della villa Comunale, verso il corso Garibaldi, la strada principale di Reggio Calabria. “Noi ragazzi stiamo perdendo tutto: emozioni, momenti, sensazioni, esperienze. Lo stato non sta facendo altro che giocare al cambio dei colori delle regioni e IO questo non lo tollero. Avere la scuola chiusa è come un cuore senza emozioni perché è vuoto, non prova nulla. Avere la scuola chiusa è dover soffrire con la DAD e non riuscire ad andare avanti. Passare giornate sui libri e non capire nulla perché “il computer non va” o “la linea non funziona” o “il prof/la prof non riesce a collegarsi”. Qual è il senso di tutto ciò? Noi giovani stiamo perdendo, che adulti insensibili saremo in futuro?“, ha raccontato uno degli studenti a StrettoWeb.

Si tratta di una testimonianza disperata da parte della generazione che più di tutte sta pagando caro il prezzo delle misure adottate dalle autorità per fronteggiare la pandemia. Una generazione che non ha alcuna grave conseguenza dal virus in sè, ma sta sacrificando la propria crescita e il proprio sviluppo culturale, sociale e umano da ormai quasi un anno a causa delle chiusure di ogni tipo di attività dedicata ai più giovani, a partire da quella più importante: la scuola.

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