Reggina, Giacomo Tedesco e il ricordo di Maldini: “Il più grande, ma quel tunnel a San Siro non lo voglio ricordare… ” [VIDEO]

StrettoWeb

L’ex centrocampista della Reggina Giacomo Tedesco ricorda Paolo Maldini e un tunnel – che mai gli è andato giù – risalente a 15 anni fa

Giacomo Tedesco è uno di quei calciatori che a Reggio Calabria hanno lasciato un gran bel segno. Dimostrazioni? Tante. Tra le più significative il fatto che, a distanza di anni, ancora i tifosi della Reggina facciano il suo nome (e qualcuno negli ultimi anni lo ha anche invocato sui social, più volte, come possibile nuovo allenatore).

Da calciatore ha trascorso gli anni belli della Serie A prima (dal 2003 al 2007, tra cui l’ultima stagione che lo ha reso cittadino onorario) e i due in B dopo quattro anni, chiusi con la Serie A sfiorata a Novara. Da allenatore è riuscito a fare altrettanto seppur in pochissime partite: di lui si ricorda la corsa sfrenata e gioiosa nelle tribune del San Filippo di Messina verso il settore ospiti composto dai tifosi della Reggina in occasione della gara di ritorno dei playout, derby dello Stretto deciso da Balistreri. Quella, difatti, l’ultima partita della gestione Foti e Tedesco ultimo allenatore di quel lungo e glorioso ciclo.

A distanza di anni, non mancano gli attestati di stima dell’ex centrocampista nei confronti della maglia amaranto. Sui social è molto attivo e arricchisce di contenuti il profilo con vecchie immagini e video. In una di queste – esattamente di sette giorni fa – si vede un ragazzo, probabilmente il figlio, che guarda sul cellulare una partita della Reggina con addosso la maglia del papà della stagione 2006-2007. Il tutto accompagnato dalla scritta: “In famiglia sappiamo chi tifare e come tifare“.

Tra i video, invece, ricorrenti sono le storie e gli aneddoti che l’ex calciatore racconta in merito ai più grandi avversari affrontati, italiani e non, nel corso della sua carriera. Da Ronaldo a Del Piero, da Nedved a Maldini. Proprio sull’ex capitano del Milan verte l’ultimo video realizzato, in cui ne esalta le doti: “Il Milan ha avuto tantissimi campioni dal passato al presente – dice Tedesco per Start Individual – ma lui è il campione di tutto, lo metto sopra tutti. Per serietà, professionalità, spirito di sacrificio, per i modi di fare, per la lealtà, per la bandiera che è stata. Anche a un avversario che era giù lui lo incoraggiava, gli dava la pacca sulle spalle. Ne ho prese due, tre maglie di lui a fine partita dopo che lo affrontavo, perché per me era il top”.

Poi il tasto dolente, che Tedesco racconta anche con un po’ di ironia. Quella doppietta che Maldini mise a segno a San Siro nel 2005-2006 nel 2-1 del Milan proprio contro la Reggina. Il primo gol – un’azione personale dove il difensore salta Tedesco con un tunnel e poi conclude a rete – che all’ex centrocampista non è andata molto giù. “Non mi dare sta pugnalata sul gol – dice all’interlocutore – e non so se è stata l’unica doppietta della sua carriera. Sono andato ad affrontarlo fuori dall’area sul lato sinistro, lui fece finta di crossare, poi mi saltò con un tunnel e concluse a rete con un tiro non irresistibile, che secondo me neanche Pavarini si aspettava. Ci sono rimasto male, quel gol non l’ho digerito, però da lui questo e altro. Che poi sono rimasto nella storia di Maldini – dice ridendo – perché ogni volta che parlano di lui fanno vedere quella doppietta e quel gol. L’ho perdonato, alla fine gli chiesi la maglia lo stesso”. In basso il VIDEO completo.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Giacomo Tedesco (@giacomotedesco19)

Condividi