Reggina, è di nuovo calciomercato: il punto sulla rosa e le prime riflessioni reparto per reparto

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Reggina, le prime riflessioni sull’organico amaranto alla luce della riapertura del calciomercato, che avverrà il 4 gennaio: il punto sulla rosa reparto per reparto

Meno due ed è di nuovo calciomercato, per la Reggina e non solo. Il club dello Stretto pone nuovamente attenzione particolare alla riapertura della sessione invernale, un po’ come accaduto due anni fa (pochi giorni dopo l’arrivo di Gallo come nuovo patron) o un po’ come accadeva negli anni della Serie A, in cui il presidente Foti interveniva spesso in maniera massiccia per dare alla rosa quello che mancava in vista della volata salvezza.

Si torna, quindi, a parlare a tutti gli effetti di mercato, che riaprirà ufficialmente il 4 gennaio. Ogni tipo di riflessione, anche su queste pagine, è stata rimandata a oggi per non deviare troppo l’attenzione da quelli che erano i – ben più importanti fino a qualche giorno fa – fatti di campo, con una classifica adesso più rassicurante. Pensare al mercato quindici giorni fa, con un ribaltone in panchina e una graduatoria preoccupante, non serviva a nulla, alla luce di movimenti che comunque non potevano essere ufficializzati e concretizzati.

Ma, passato il tour de force, e con un’ultima gara da giocare (dopodomani ad Ascoli Piceno), si può iniziare a porre qualche riflessione sulla rosa amaranto. Riflessioni che la società, a differenza nostra, ha iniziato a porre già da diverso tempo. Un girone d’andata altalenante, faticoso e difficoltoso ha sicuramente messo in luce pregi e difetti di un organico costruito male, o comunque non secondo quelle che erano le aspettative della società stessa. Troppe scommesse che mai avevano giocato in Italia, troppi stranieri dal virtuoso passato in Italia con cui sono stati firmati contratti importanti (fino al 2022 o 2023 per sfruttare il decreto crescita) e che hanno reso poco o nulla. Questo, unito ad una preparazione fisica non adeguata e alla fragilità atletica di tanti, ha comportato una numerosa e preoccupante serie di infortuni da cui tutt’ora si è solo parzialmente usciti.

Questi i motivi che porteranno il club, in primis nella persona del ds Taibi, a modificare la rosa con alcuni movimenti “chiave”. Di seguito l’organico attuale e completo con tanto di scadenza di contratto e successive riflessioni reparto per reparto.

PORTIERI

Plizzari (2021, prestito)
Guarna (2022)
Farroni (2022)

DIFENSORI

Cionek (2023)
Loiacono (2022)
Rossi (2022)
Gasparetto (2022)
Stavropoulos (2022)
Delprato (2021, prestito)

ESTERNI

Di Chiara (2022, prestito biennale)
Liotti (2022)
Rolando (2022)
Situm (2023)
Peli (2021, in prestito secco)

CENTROCAMPISTI

Crisetig (2022)
Faty (2023)
Bianchi (2021)
De Rose (2022)
Bellomo (2022)
Folorunsho (2021, prestito)
Marcucci (2023)

Mastour (2022)
Rivas (2021, prestito con diritto di riscatto e controriscatto)

ATTACCANTI

Lafferty (2022)
Menez (2023)
Denis (2022)
Vasic (2023)
Charpentier (2021, in prestito secco)

LEGENDA
In VERDE i calciatori Under 23
Tra parentesi la scadenza di contratto
TOTALE: 28 calciatori tesserati

PORTIERI E DIFESA

Sembra abbastanza evidente come, al momento, Plizzari non abbia offerto le giuste garanzie e – al contempo – non sia sereno a tal punto da scendere in campo. E’ altrettanto evidente però che l’obiettivo del Milan sia quello di cederlo in prestito per farlo giocare. La Reggina da due partite si sta affidando al ben più esperto Guarna, segnale che – se si dovesse intervenire in questo ruolo – molto probabilmente lo si andrà a fare per un estremo difensore Over, che tuttavia non significa dire addio a Guarna, in scadenza nel 2022.

In difesa, invece, l’unica certezza è oggi rappresentata da capitan Loiacono. Stavropoulos potrebbe aver fatto cambiare idea alla società, alla luce del suo nuovo e diverso utilizzo da parte di Baroni, sfruttato nel centro-sinistra per usufruire di un centrale che sappia usare il piede sinistro tra i due centrali. Cionek, che ha pagato i diversi acciacchi e una condizione fisica che non ha mai raggiunto il 100%, in carriera ha giocato spesso da terzino destro nella difesa a 4 e rappresenterebbe più un’alternativa a Loiacono come centro-destra. Nulla toglie il fatto che, al massimo della forma, sia sempre il difensore più esperto tra quelli presenti in organico e proprio per questo, a prescindere dal suo utilizzo, dovrebbe essere confermato, anche per via di un contratto sino al 2023.

L’intenzione, piuttosto, potrebbe essere proprio quella di prendere un centrale sinistro titolare da affiancare a Loiacono con Stavropoulos prima alternativa. All’orizzonte, le figure di Rossi e Gasparetto. Qualora dovesse arrivare un difensore, uno dei due potrebbe salutare. Facile pensare al secondo, considerando che è finito ultimo nelle gerarchie difensive di Baroni, ma non è da escludere la cessione del primo, che prima dell’infortunio aveva commesso più di un errore, causando i rigori contro Pescara e Virtus Entella.

CENTROCAMPISTI ED ESTERNI

Le certezze al centro si chiamano Crisetig e Folorunsho, intoccabili per caratteristiche e nell’economia del modulo di Baroni. Lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per Bianchi, che sembrerebbe essere “a suo agio” nel centrocampo del nuovo tecnico amaranto. Su di lui, però, due interrogativi. La prima: la scadenza. Rispetto agli altri quattro (Guarna, Gasparetto, De Rose e Denis) che hanno rinnovato qualche mese fa, di lui non c’è traccia (almeno ufficiale). E’ l’unico della rosa in scadenza a giugno, segno che la società potrebbe non puntare più su di lui. Questa, perlomeno, sembrava essere l’intenzione del club fino a qualche settimana fa. Adesso, nonostante le richieste non manchino, il nuovo allenatore, il nuovo modulo e le recenti buone prestazioni potrebbero aver cambiato le carte in tavola. E’ chiaro che, altresì, qualche Over dovrà andar via qualora si volesse fare spazio con almeno un altro centrale. Difficile che lo faccia Faty, per il contratto importante e non solo, quindi le valutazioni sono proprio su Bianchi e De Rose. Quest’ultimo, a differenza dell’ex Novara, ha meno spazio nell’economia del gioco di Baroni, anche alla luce dell’esonero di quello per cui era il “fedelissimo”, mister Toscano. Si è parlato dell’interesse di Cosenza e Avellino, ciò che è certo è che al momento sembra il principale indiziato a centrocampo ad andar via. Marcucci e Mastour sono Under e di proprietà, un azzardo pensare di mandarli via, anche perché non vanno ad intaccare la lista Over. Più facile l’idea di un prestito secco in Serie C, categoria in cui – soprattutto il primo – fino all’anno scorso ha militato con continuità.

Sugli esterni, le maggiori certezze, perlomeno da un punto di vista quantitativo. Considerando però l’importanza che Baroni dà a questo ruolo, non è escluso che possa arrivare qualcuno che potrebbe far nascere la staffetta con Liotti, se si tengono in conto Rolando e Situm a destra (anche se più volte quest’ultimo ha affermato di preferire la corsia di sinistra). Ma in tal senso saranno fondamentali le intenzioni e le strategie di Baroni. Con una rosa a pieno organico, e con il ritorno delle prime punte, potrebbe decidere di dirottare sulla fascia i vari Rivas o Menez, così come accade per Bellomo.

ATTACCANTI

E’ chiaramente il reparto più attenzionato, per tutta una serie di motivi. Tra infortuni, età media troppo alta, scarso adattamento alla B, è la zona in cui si interverrà di più. Nelle intenzioni della società – e lo specifichiamo, perché volontà di cedere e possibilità di farlo non sempre coincidono – il principale indiziato ad andar via è Kyle Lafferty, ma su di lui “balla” un contratto fino al 2022 e delle richieste che non arriveranno di certo “a fiumi” considerando le esperienze recenti del nordirlandese. Stesso discorso per Nikola Vasic, la cui buonuscita in questo caso – se si opterà per la rescissione – sarà sicuramente meno corposa. Di cessioni, almeno una, sono necessarie per andare a reperire una prima punta forte Over, di assoluta garanzia per la Serie B e soprattutto integra fisicamente. Difficile che, nonostante i tanti infortuni, si rinunci con così tanta facilità a Jeremy Menez, che nel pieno delle sue forze ha dimostrato di vincere le partite da solo. Su Charpentier le valutazioni sono più semplici: a prescindere dall’arrivo di uno o due nuovi attaccanti, la sua posizione non cambia nell’economia del “gioco” Under-Over. Possibile che si attenda ormai il suo pieno recupero (non lontano) per sfruttarlo nel girone di ritorno. Nessuna menzione su Denis, l’unico davanti certo di rimanere.

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