Recovery, Siracusano (FI): “la chiamavano alta velocità per il Sud, invece era un calesse”

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Messina, Siracusano: “il Recovery Plan, secondo quanto emerge dalla bozza pronta ad approdare questa sera in Consiglio dei ministri, è una vera e propria presa in giro nei confronti del Mezzogiorno”

“Il Recovery Plan, secondo quanto emerge dalla bozza pronta ad approdare questa sera in Consiglio dei ministri, è una vera e propria presa in giro nei confronti del Mezzogiorno. Per tutto il Sud viene prevista solo l’alta velocità di rete, cioè treni che nella migliore delle ipotesi dovrebbero viaggiare a 160 km/h, come negli anni ‘70. Altro che la Tav più volte promessa dal governo e dal ministro Provenzano. La chiamavano alta velocità, ed era un calesse. A dir poco vergognoso. Per quanto riguarda, invece, i porti, ci saranno grandi investimenti su Trieste e Genova, e contentini per tutti gli altri, con le realtà calabresi e siciliane completamente ignorate, e con Messina citata solo per una fantomatica ‘riqualificazione energetica’. Naturalmente non c’è neanche l’ombra del Ponte sullo Stretto, l’unica grande opera che potrebbe davvero rilanciare sviluppo, occupazione e turismo per il Meridione, per non parlare dello svuotamento dei fondi di coesione per i prossimi sei anni. Forza Italia non può accettare un simile piano, e lavorerà in Parlamento per riscrivere il Recovery. Tutti i deputati e i senatori del Sud si facciano un serio esame di coscienza e si rifiutino di avallare un simile scandalo”. Così Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.

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