Nuovo Dpcm, stretta in arrivo per l’Italia: vietato l’asporto ai bar dalle 18, limitazioni sugli spostamenti anche in zona gialla [VIDEO]

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Potrebbero cambiare anche i criteri per la zona rossa: c’è la possibilità di farla scattare automaticamente nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti

Mentre domani entrerà in vigore la zona arancione per 5 Regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto), il Governo del Premier Giuseppe Conte prepara il nuovo Dpcm che sarà valido dal 16 gennaio 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali. Sarà infatti vietato l’asporto dai bar a partire dalle ore 18.00 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto durante le feste di Natale e fino ad oggi. Ma sul tavolo c’è anche la possibilità di istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un Rt sotto 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni. Ma al momento nessun territorio può ambire a raggiungerla. Sono le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate domani alle Regioni nel vertice con il ministro Francesco Boccia. Un incontro nel quale i governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella sembra molto più di un’ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100 mila abitanti.

Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il confronto di domani e solo dopo il passaggio in Parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. “Quel limite non l’ha chiesto nessuna regione – tuona il presidente dei governatori, Stefano Bonaccinie, se volete la mia impressione, non entrera’ fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle Regioni”. L’intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di seguire le raccomandazioni di Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per varare il nuovo provvedimento che entrerà in vigore il 16 gennaio. L’ipotesi, con i dati attuali, metterebbe il Veneto in zona rossa (con i suoi 453,31 casi) e l’Emilia-Romagna di poco fuori (242,44 casi). Dati comunque suscettibili ad altri cambiamenti nel corso dei giorni.

Nuovo Dpcm, ecco tutti i provvedimenti: novità per scuola, niente riapertura per palestre, cinema e teatri

Per questo nel nuovo Dpcm non dovrebbe cambiare la norma sugli spostamenti che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti. Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento – al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni – continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita invece la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri, musei e cinema. Intanto da domani, quando riapriranno le scuole superiori in sole tre regioni (Valle d’Aosta, Toscana e Abruzzo), quasi tutta Italia tornerà in zona gialla, eccezion fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che resteranno in arancione. Per tutti, però, varrà il divieto di spostamento tra regioni, salvo che per esigenze lavorative, motivi di salute o rientro nelle proprie abitazioni, domicili o residenze. Gli ultimi cinque giorni prima del nuovo Dpcm e dei nuovi dati del monitoraggio che potrebbero rivedere dunque colori, divieti e limitazioni.


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