Il nipote di Aldo Moro firma la petizione di sfiducia al Premier Conte: “il diritto alla libertà non può essere violato”

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“Mio nonno Aldo Moro è morto per la libertà. Invece qui, ogni giorno, si rischia di non poter uscire, di non andare a lavorare, perfino di non andare a scuola”, ha affermato il nipote Luca in un’intervista

“Mio nonno, Aldo Moro, mi ha insegnato che il diritto alla libertà non può essere violato. Senza non c’è nulla, nemmeno la salute”. Tra le firme dell’appello per la sfiducia al premier Giuseppe Conte, avanzata da Giorgia Meloni, ci sono due Moro: la primogenita Maria Fida, e suo figlio, l'”amatissimo” Luca delle lettere più commoventi inviate dal covo delle Brigate Rosse, che ora ha 45 anni. E l’idea di aderire all’appello è sua. “Mi sembrava giusto intervenire in favore di noi poveri cittadini che subiamo lesioni di diritti inviolabili”, ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera. “Mio nonno è morto per questo. Invece qui, ogni giorno, si rischia di non poter uscire, di non andare a lavorare, perfino di non andare a scuola. Può chiudere brevi periodi, ma non si può togliere ai ragazzi la scuola. Mio nonno una soluzione l’avrebbe trovata. Era un grandissimo educatore. Anche con me. Mi mostravagli scacchi e diceva: “Vedi il cavallo fa la L di Luca”. Me lo ricordo benissimo. Il suo viso, i suoi gesti, le sue parole. Lui è sempre con me”, afferma il nipote Luca.

Le critiche al Governo non mancano e, quando la giornalista Virginia Piccolillo gli fa notare che anche all’estero sono state adottate misure restrittive, lui ribatte: “si, ma non decidono a mezzanotte dl chiudere i ristoranti. Qui lasciano tutti nel terrore. E non ci sono abituati. Noi abbiamo avuto un addestramento forzato alla catastrofe. Proseguito negli anni, con sgarberie dello Stato. Non servono fiori ma almeno riconoscergli di essere una vittima del terrorismo! E applicare anche per lui i benefici della legge che le tutela. Invece su questo non riusciamo a farci rispondere da Conte neppure il 9 maggio”. Luca però non parla di svolta politica: “non sono tipo da politica attiva. Aiuto mia madre nella battaglia in favore della verità con il sito “Salviamo Aldo Moro”. Ho scritto un libro sul suo pensiero spirituale. Credeva che ogni persona fosse un universo. Non mi pare che ora ci trattino così. Non vedo altri leader con lo spessore del nonno. Lo posso accostare solo a Gesù”.

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