Messina, la denuncia di De Luca sulle terapie intensive di tutta la Provincia: “a novembre la Regione ne dichiarava 118, ma quelle attive e reali erano 58”

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In una diretta Facebook il Sindaco di Messina ha illustrato i dati forniti sulla piattaforma ufficiale Gecos, che in realtà presentava dati sbagliati in modo che la Regione Siciliana potesse non essere inserita in una zona a rischio dal Governo

“Ho ricevuto una visita inaspettata a Palazzo Zanca”, ha esordito così il Sindaco di Messina in una delle sue classiche dirette Facebook. Presso il Palazzo del Comune nel pomeriggio si è recato il Coordinatore provinciale del Coas (sindacato dei medici dirigenti) Mario Macrì. “Ha ritenuto opportuno venire a parlare con me – esordisce De Luca – dopo l’intervista rilasciata dal dott. Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina. Nelle sue strategie da sciacallo, ha strumentalizzato la mia guerra nei confronti di La Paglia. Mario Macrì aveva il vizio di fare battaglie nell’interesse della comunità ma, in occasione della laurea di sua figlia, gli arrivò un messaggio dalla Uil che lo licenziava perché aveva fatto alcuni nomi negli esposti che non doveva fare. Facciamo gli auguri ad Ivan Tripodi, perché è l’esempio di come è lontano dal sistema”, ha spiegato Cateno De Luca.

Prende la parola durante la diretta l’ex Coordinatore provinciale del Coas Mario Macrì: “sono stato licenziato dopo aver intrapreso numerose battaglie, una su tutte quella per l’Ospedale Regina Margherita. Con La Paglia avevo inizialmente un tono amichevole ed all’inizio si era dimostrato disponibile alle domande che facevamo, improvvisamente questa collaborazione si è interrotta. Sono andato a toccare dei tasti che forse non dovevo, quando la sanità diventa trasparente non è un bene. Nel momento in cui avevamo incalzato La Paglia, sono stato allontanato”.

Durante la conversazione registrata online e visibile sul profilo Facebook del Sindaco De Luca, viene fatta una vera e propria denuncia pubblica sulla realtà dei posti letto in terapia intensiva ordinaria e Covid nella provincia di Messina. “Tutto viene fuori perché a seguito dell’emergenza Coronavirus è venuto fuori problema terapie intensive per intubare pazienti – ha affermato Macrì – . Questi reparti erano quasi al punto massimo di riempimento, è stato necessario trovare un’alternativa per pazienti Covid. C’è un’attenzione particolare per cui è salita all’onore della cronaca la figura dell’anestesista. La situazione per quanto riguarda Messina è ben diversa dai dati ufficiali piattaforma Gecos (dove anche il Ministero della Salute legge i dati regionali, ndr). I numeri dei posti letto venivano ‘calati’ per evitare che la Sicilia fosse inserita nella fascia a rischio. Non è un problema di personale medico non efficiente, ma è un difetto strutturale e organizzativo”. De Luca ricorda che “i posti letto dichiarati a Barcellona Pozzo di Gotto e Taormina, in realtà non esistevano. La percentuale non si calcola solo nei posti letto ufficiali per il Covid. Quindi cosa accadeva? Veniva aumentato il numero dei posti letto in modo che la percentuale rispetto al dato pubblicato sulla piattaforma nazionale si potesse abbassare rispetto a quella che è la realtà. Assessore Razza, perché avete occultato queste vicende? Presidente Musumeci, questa è una denuncia pubblica. Perché io pago 1000 euro per gli affitti dei posti letto, quando non ci sono gli anestesisti per attivarli?”. Questi i dati forniti in diretta dal Sindaco, che pone qualche esempio:

Milazzo: Posti letto Covid 0, posti letto terapia intensiva standard 10. Posti reali: 4 (-6);

Taormina: Posti letto Covid, 0 posti letto terapia intensiva standard 20. Posti reali: 8 (-12);

Patti: Posti letto Covid 0, posti letto terapia intensiva standard 10. Posti reali: 4 (-6);

Papardo Messina: Posti letto Covid 7, posti letto terapia intensiva standard 12. Posti reali: 19 (0);

Policlinico Messina: Posti letto Covid 20 posti, posti letto terapia intensiva standard 23. Posti reali 33 (-10);

Piemonte Messina: Posti Covid 0, posti letto terapia intensiva standard 16. Posti reali: 8 (-8).

Nei dati totali a disposizione dal Sindaco di Messina, in data 12 novembre 2020, “sulla piattaforma Gecos sono indicati 118 posti letto in terapia intensiva complessivi per la città e la provincia di Messina, ma in realtà sono 58. Quelli veri non sono neanche la metà! La situazione è cambiata perché qualche azienda ha incrementato i posti in terapia semi-intensiva, cioè senza anestetisti, quindi con pazienti curati in maniera non invasiva. Se non c’è la terapia intensiva è necessario il trasferimento di struttura, sperando nel frattempo che lo sfortunato non muoia”. De Luca chiude con un messaggio alla Giunta regionale: “Razza e Musumeci devono togliere Paolo La Paglia da direttore dell’Asp. Noi non ci fermeremo”.

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