Calciomercato Reggina: da Liotti a Bellomo, quanto cambia in poche settimane…

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Calciomercato Reggina: quanto cambia in poche settimane, e quanto conta la presenza (e il parere) di un allenatore. Il focus su Liotti e Bellomo

La Reggina, idealmente, ha cominciato il calciomercato ben prima che aprisse ufficialmente lo scorso 4 gennaio. Che la società, con il ds Taibi incluso, fosse concentrata fino a qualche giorno fa ai fatti di campo, è risaputo, ma anche i fessi si renderebbero conto che lo stesso dirigente amaranto non è di certo stato con le mani in mano prima. Le valutazioni erano già in corso, così come i confronti all’interno del club e quelli singoli coi calciatori. Succede alla Reggina, succede in ogni club di calcio del mondo e non solo. Ma, soprattutto, è abbastanza evidente ai più che parlare di un calciatore non equivale a cederlo o comprarlo.

Di contatti, pour parler, approfondimenti, ammiccamenti, nel calciomercato ce ne sono a bizzeffe ogni giorno, come spesso ha avuto modo di ribadire lo stesso Taibi e come confermato anche ieri ai nostri microfoni dall’agente di Mastour e Menez. Ciò che effettivamente va in porto, rispetto a quanto viene discusso, è solo una bassissima percentuale.

In questo contesto c’è da stare certi che siano stati tanti i calciatori della Reggina che hanno ricevuto richieste, da chi ha fatto bene a chi ha giocato pochissimi minuti, da chi è sul mercato a chi è ritenuto incedibile. In tale disamina entrano sicuramente in gioco Daniele Liotti e Nicola Bellomo, due degli elementi più positivi del girone d’andata quasi giunto al termine. Su di loro, probabilmente, va fatto però un discorso diverso, a prescindere se rimarranno a Reggio o andranno via. Perché qui entrano in gioco le intenzioni della società e il parere degli allenatori, quest’ultimo che non è più quello di questa estate.

Daniele Liotti, per come veniva utilizzato da Toscano e per l’apporto che riusciva a dare all’interno di una partita e in funzione del risultato, fino a un mese e mezzo fa sarebbe anche potuto partire in caso di una o più richieste. Perché iniziava a diventare l’alternativa di Di Chiara e perché era stato anche utilizzato nei tre di difesa, non esente da errori in fase di marcatura. Poi, però, arriva Baroni, gli trova caratteristiche che probabilmente neanche lo stesso calciatore conosceva appieno, lo “piazza” più avanti, gli chiede di attaccare la porta (perché lo sa fare) e lui segna due gol creando numerosi pericoli verso la porta avversaria. E’ (potrebbe essere) la sua svolta: Liotti, con 5 gol, è il capocannoniere della Reggina. 5 gol non casuali che hanno – giustamente – attirato l’attenzione su di sé di diversi club, di B e non solo. Ma la situazione non è la stessa di un mese e mezzo fa, perché l’allenatore è cambiato così come il ruolo in campo di Liotti, le intenzioni della società e i “pareri” del tecnico stesso. L’esterno sinistro non è incedibile, ma è chiaro che – a questo punto – il club amaranto non lo lasci partire “facilmente”, o comunque meno facilmente di due mesi fa. Taibi ha fiutato la possibilità di poter monetizzare (il calciatore ha 26 anni e non è in scadenza) e non lascerà partire Liotti a meno di un’offerta realmente importante, concreta e interessante.

Su Nicola Bellomo il discorso è inverso. Punto fermo della Reggina, da due anni a Reggio Calabria, tra i primi acquisti del presidente Gallo e protagonista della splendida cavalcata della scorsa stagione. Per Toscano era un “pupillo”, un giocatore a cui rinunciare difficilmente, l’anno scorso come questo, per la posizione “essenziale” in campo – nel suo 3-5-2 – oltre che per le qualità tecniche e per l’esperienza. Poi, però, anche qui, arriva Baroni, e le cose cambiano. Sembra chiara la linea del nuovo allenatore: 4-2-3-1 (modificabile in parte), modulo su cui si costruirà il mercato di gennaio, come confermato ieri dallo stesso DG Tempestilli. Pare evidente, nelle intenzioni del tecnico, che i centrocampisti – siano essi mediani, mezzali, esterni o trequartisti – debbano essere dotati di gamba, corsa e fisicità. Bianchi, Folorunsho, lo stesso Liotti, Situm, ne sono dimostrazione. Bellomo, per caratteristiche, ad oggi non è la prima scelta né sugli esterni, né sulla trequarti, né sulla mediana e né come riferimento offensivo. Ha più difficoltà di altri ad interpretare l’atteggiamento che Baroni ha già impresso a questa squadra: linea alta, tanta pressione, capacità di corsa e di ribaltare immediatamente l’azione (vedi Folorunsho a Vicenza) dopo aver recuperato palla. Bellomo, rispetto a Liotti, è “meno incedibile” di prima. Se Toscano avrebbe potuto fare opposizione – qualora gli avessero comunicato l’uscita del fantasista – Baroni non si strapperà di certo i capelli. Le offerte per il talento barese non mancano, così come l’intenzione della Reggina di acquistare esterni o centrocampisti con altre caratteristiche e più adatti al gioco del nuovo allenatore.

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