Elezioni Regionali Calabria, Aiello: “da parte del PD, M5S e di Italia Viva servono scelte concrete di rinnovamento”

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Elezioni Regionali Calabria, Aiello: “da parte del PD, M5S e di Italia Viva servono scelte concrete di rinnovamento nei metodi e nella scelta della classe dirigente”

“Sperando che le schermaglie siano finite, questo è il tempo della sintesi. Dopo settimane di confronti per tentare di costruire una Coalizione di progressisti e moderati in occasione delle prossime elezioni regionali in Calabria, ora non si possono avere ulteriori ritardi causati in prima istanza da disinteresse e dai tatticismi individuali e dei partiti”. E’ quanto scrive in una nota Francesco Aiello di Calabria Civica. “La manifesta crisi in Calabria dei partiti del governo nazionale -prosegue- impone loro un effettivo rinnovamento sia per recuperare credibilità sia per rispondere alla domanda di cambiamento proveniente dal variegato mondo del Civismo. Un Civismo che, a parte i casi di isolate spinte forme di onnipotenza individuale, sta cercando di fare rete e di unire le forze per consolidare e rendere produttivo il dialogo con i partiti. Un dialogo che deve essere finalizzato a formare un fronte unico largo, capace di misurarsi con la realtà dei numeri imposta dalla legge regionale e di avere come obiettivo quello di governare la regione. Per essere credibili, le scelte sul programma, sulla figura del candidato alla presidenza della Giunta Regionale e dei candidati consiglieri devono essere di reale rottura con il passato. La guida deve essere affidata ad una forte e dinamica personalità incline al lavoro di squadra, con un elevato radicamento territoriale, capace di dialogare con tutti su scala regionale e nazionale e con una visione d’insieme sia delle difficoltà della Calabra sia delle potenzialità da mettere a sistema nei prossimi anni. Da escludere, quindi, chi pensa di essere da solo in un teatro (one-man show), le iper-specializzazioni e le personalità divisive”.

“Da una prospettiva collettiva, oggi non serve ad alcuno e, in particolare, al Partito Democratico, al Movimento 5 Stelle e a Italia Viva partecipare ad una competizione elettorale per sperare di assicurarsi un ruolo di una “facile, tranquilla e comoda opposizione”. Occorre avere il coraggio di assumersi la responsabilità politica di essere i protagonisti del governo regionale della prossima legislatura, anche perché – per la quantità di danaro a diretto controllo della Regione Calabria – si faranno scelte che condizioneranno lo sviluppo regionale dei prossimi 20-30 anni. Appunto, le prossime generazioni. È chiaro che questa opportunità non può essere barattata per negoziare per sé o per gli appartenenti alla propria famiglia politica uno scranno a Palazzo Campanella: per scelte miopi e di nicchia non si può rischiare di rimanere spettatori delle trasformazioni che saranno effettuate con i fondi della nuova programmazione comunitaria 2021-27 e con gli interventi previsti nell’ambito della Next Generation EU. Servono, quindi, da parte del PD, M5S e di Italia Viva, scelte concrete di rinnovamento nei metodi e nella scelta della classe dirigente che saranno interpretate dalla società civile come la volontà politica di capitalizzare e aggregare le energie e il dinamismo di chi opera (con variegate motivazioni) all’esterno dei partiti, ma che è in grado di dare un massivo contributo per il cambiamento. In assenza di tutto ciò, i partiti saranno percepiti sempre più lontani dalle istanze del mondo reale ed opteranno per una strategia frazionista e non inclusiva che sarà perdente alle urne e che politicamente si trasformerà in complicità dell’immobilismo. Sarà sì una strategia perdente da un punto di vista collettivo, ma risulterà essere vincente per i (pochi) partiti che si assicureranno (pochissime) poltrone per fare una “facile, tranquilla e comoda opposizione”. La Calabria, però, non chiede questo al Partito Democratico, al Movimento Cinque Stelle e a Italia Viva. Oggi, più di ieri, chiede ai partiti di guardare oltre il loro riposizionamento nello scacchiere della politica e di mettere da parte gli interessi dei singoli e delle correnti. È con questo spirito di non voler essere complice dell’immobilismo che parteciperò alla prossima riunione convocata dal Commissario del Partito Democratico in Calabria, Stefano Graziano”, conclude.

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