Reggio Calabria, partita di calcetto tra immigrati per la fine dell’anno in un campetto comunale: c’erano anche i tifosi, ma il triplice fischio l’hanno dato le forze dell’ordine. “Non sapevamo che non potessimo giocare” [DETTAGLI]

StrettoWeb

Reggio Calabria, le Forze dell’Ordine sono intervenute nel pomeriggio di oggi, 31 dicembre, presso un campo di calcetto comunale dove era in corso un vero e proprio “match” calcistico con tanto di pubblico

A seguito di diverse segnalazioni che stigmatizzavano la partecipazione di numerosi immigrati centrafricani ad una partita di calcetto, Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, Polizia di Stato del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza e Guardia di Finanza di Gioia Tauro, sono interevuti nel pomeriggio del 31 dicembre presso un campo di calcetto comunale, dove era in corso un vero e proprio “match” calcistico, con tanto di pubblico, il tutto organizzato senza alcun riguardo per il rispetto delle attuali normative per il contrasto al virus COVID 19 e senza considerare la presenza della cosiddetta “zona rossa” prevista per il giorno 31.

Tenuto conto della segnalata presenza di numerose persone, dopo un punto d’incontro, cinque macchine dei Carabinieri, tre della Polizia di Stato e una della Guardia di Finanza, sono intervenute in forze presso il campetto sportivo, di proprietà comunale ma nei fatti in stato di semi—abbandono, dove hanno identificato ben 48 centrafricani, suddivisi tra squadre in campo e pubblico. La partita, organizzata tra migranti domiciliati per la gran parte in San Ferdinando e Rosarno, è stata ovviamente interrotta, mentre tutti sono stati identificati e sanzionati da Carabinieri e Polizia secondo la normativa in vigore; gli stranieri, per la verità collaborativi all’atto del controllo, si sono giustificati dicendo di non sapere che l’attività non fosse consentita. Un “triplice fischio finale” dato dall’intervento delle tre forze di polizia e dopo le sanzioni, tutti a casa.

Condividi