Il 2020 della Reggina è coinciso con il ritorno in Serie B a distanza di 6 anni: ripercorriamolo insieme attraverso un’immagine per ogni mese
Gioie, ansie, esultanze, tristezza, emozioni, colpi di scena, vittorie, sconfitte, sogni che diventano realtà. Il 2020, per i colori amaranto, è tutto questo. La Reggina, per ogni tifoso e cittadino di Reggio Calabria, è una delle poche note liete di un anno in cui di calcio – in certi momenti – non si è parlato proprio. Era stato messo in secondo – anzi ultimo – piano. L’attenzione si era spostata a ben altro di più importante e grave. E così, le grandi emozioni per un ritorno in B atteso per 6 anni, si sono mischiate con le preoccupazioni che provenivano dal lato sanitario. Ma per ognuno dei 12 mesi di questo 2020 c’è stata un’immagine – anzi, in alcuni più di una – che ha rappresentato una tappa importante di un cammino lungo, intenso, spettacolare, altalenante, stra”B”iliante. Di seguito, il percorso che la redazione di StrettoWeb ha attraversato con l’ausilio delle descrizioni e delle immagini. 12 mesi, 12 immagini, 12 tappe.
GENNAIO
L’inizio del 2020 è altalenante. La Reggina, che mai aveva conosciuto la parola “sconfitta” dall’avvio di stagione, si ritrova a perdere due volte in tre gare: secco 3-0 a Cava de’ Tirreni e primo stop in campionato al Granillo contro il Francavilla, inframezzato dalla vittoria al cardiopalma di Bisceglie. Parla il presidente Gallo, nomina il ritiro “non punitivo” e gli amaranto si rilanciano, a partire dal pari-beffa e immeritato contro il Bari che scatenerà le ire di German Denis in sala stampa.
FEBBRAIO
Due sono i fermo-immagine più significativi del mese di febbraio: la bomba di Liotti e la scivolata vincente di Rigoberto Rivas. La prima regala la vittoria nel big match contro la Ternana, la seconda i tre punti vitali nel derby in casa del Catanzaro. La Reggina si rilancia e mantiene a debita distanza le inseguitrici, avvicinandosi sempre di più alla meta e trascinata da un pubblico che torna ad essere quello dei bei tempi.
MARZO
Un mese non vissuto col massimo della tranquillità. Il Coronavirus era già arrivato in Italia e si apprestava a sconvolgere le vite di ognuno di noi. In mezzo, una “luce”, segno di rinascita. Al Granillo riapre la Curva Nord (abbellita e rinnovata) a distanza di anni, nel match interno contro il Monopoli che la Reggina però perde. Si chiude la stagione in anticipo, sul campo, con la vittoria in casa del Picerno che certifica una volta di più il totale dominio amaranto nel girone C di Serie C.
APRILE
Non si gioca, le preoccupazioni di tutti gli italiani sono rivolte alla situazione epidemiologica e, conseguentemente, economica. Di calcio non si parla, se non nei tribunali per decretare se e come dovranno terminare i campionati. Nel frattempo, “prova di forza” del presidente Gallo e della società: nota ufficiale in cui si comunica che tutti gli stipendi verranno regolarmente versati ai tesserati fino a fine stagione, come da contratto.
MAGGIO
Dopo due mesi di ansie e paure, si torna a vedere un po’ di luce dal punto di vista sanitario e… si torna a parlare di calcio.
C’è chi vuole riprendere il campionato di Serie C da dove era finito, chi vuole i “playoff allargati”, chi vuole portare a termine la regular season senza spareggi e chi interrompere definitivamente e congelare le classifiche. Intanto, la Reggina annuncia l’arrivo di Antonio Tempestilli come nuovo responsabile del settore giovanile.
GIUGNO
Il dado è tratto, la decisione è presa e Reggio Calabria esulta, finalmente! La Serie B è realtà, di nuovo e a sei anni di distanza.
Alla fine la scelta è di congelare le graduatorie, decretare la promozione della prima di ogni girone e giocare solo i playoff. E se questo mese si era aperto alla grande, si chiude ancora meglio: la Reggina ufficializza l’ingaggio di Jeremy Menez, che arriva in città attraversando lo Stretto con un catamarano.
LUGLIO
Dopo 3 mesi e mezzo completamente fermi, i calciatori della Reggina tornano ad allenarsi in gruppo. Tra protocolli Covid da rispettare, euforia ed entusiasmo, inizia il pre-ritiro al Sant’Agata per preparare la nuova stagione.
Questo, mentre le prossime avversarie in B si giocano i propri obiettivi in un finale di stagione pazzo, anomalo e a porte chiuse, dopo il ritorno in campo. Nel caldo di Reggio Calabria, senza supporters a seguito ad assistere agli allenamenti e senza amichevoli contro rappresentative locali per testare la condizione fisico-atletica dei ragazzi di Toscano, inizia la stagione 2020-2021.
AGOSTO
L’inizio di stagione si avvicina e la nuova rosa amaranto si va delineando: arrivano anche Lafferty e Crisetig, tra gli altri, anche se il mercato si apre ufficialmente solo a settembre.
La Reggina opera principalmente sul mercato svincolati, con vecchie conoscenze estere dal passato in Italia – e sfruttando il decreto crescita – e con i prestiti di giovani calciatori di proprietà delle big, tra cui Delprato, Plizzari, Folorunsho.
SETTEMBRE
Inizia finalmente il campionato e l’avvio è col botto, subito nel segno di Menez: suo il gol che regala il pari con rimpianti a Salerno. E’ del francese la prima rete amaranto stagionale, nel finale di gara, dopo una splendida azione personale. Rocambolesco, fortunato e assurdo, meno di un minuto dopo, il gol di Casasola che pareggia i conti.
OTTOBRE
NOVEMBRE
E’ il mese più brutto del 2020 dal punto dei vista dei risultati. Arrivano quattro sconfitte su quattro partite, le prime difficoltà, i primi mugugni e scricchiolii e una situazione che inizia a farsi pesante. La Reggina perde con la Spal giocando in inferiorità numerica per tre quarti di match per via della tanto discussa espulsione a Menez, poi ne prende tre a Empoli e viene fermata pure da Pisa e Monza. Tre gare su quattro hanno un comune denominatore: le espulsioni ad inizio ripresa e il calo fisico dal 70′ in poi.
DICEMBRE
L’ultimo mese dell’anno è storia nota. Intenso, pieno di tensioni e colpi di scena. Si apre e si chiude (per fortuna) bene, ma nel mezzo succede di tutto.
Illusoria la vittoria interna contro il Brescia, perché poi arrivano altri tre stop di fila, l’avvicendamento in panchina Toscano-Baroni e i 7 punti nelle ultime tre partite, che rilanciano gli amaranto in classifica.