La pioggia, i tombini “stuppati” e il pesce-ratto di Fantozzi e Filini

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La forte pioggia caduta ieri su Reggio Calabria ha messo nuovamente in risalto i problemi ambientali della città, tra caditoie otturate, ratti in giro per le strade e rifiuti “sguazzanti”: sembra proprio la famosa scena di uno dei tanti film del ragioner Fantozzi

“Mi scusi, butti via questi topi”. “Ma quali topi e topi. Esiste il pesce-cane, il pesce-gatto e il pesce-ratto. Possono piacere o non piacere, ad ogni modo a me la grigliata di pesce-ratto piace da morire”. Alzi la mano chi – riguardando le immagini di ieri del forte maltempo, della spazzatura galleggiante e dei topi felicemente in giro per le strade di Reggio Calabria – non si è rivisto nella famosa scena della grigliata di pesce-ratto messa in atto da Fantozzi e Filini in uno dei celebri film del ragioniere più buffo d’Italia.

Purtroppo però, ahinoi, quello a cui abbiamo assistito ieri non è un film, ma la cruda realtà della situazione in cui versa la città dello Stretto. Tra “corse” di frigoriferi e vigili del fuoco a “sguazzare” nella fogna, l’immagine di Reggio viene messa nuovamente a nudo in negativo, come se non bastasse ciò che ha dovuto sopportare nelle ultime settimane – allargando il punto di vista a parametri regionali – tra commissari “drogati”, giochi a colori e mogli ostili a trasferirsi a Catanzaro.

Le scuse espresse pubblicamente dal sindaco Falcomatà sono un inedito. E non solo perché non è solito fare mea culpa (quantomeno pubblicamente), ma anche perché non ci si dovrebbe scusare di un qualcosa che non dovrebbe accadere, che dovrebbe rappresentare la normalità. Perché in ogni paese che si rispetti la manutenzione delle strade o la raccolta dei rifiuti sono la normalità. E la normalità non ha bisogno di annunci in pompa magna di piani straordinari di pulizia. La normalità è, appunto, normale. E’ ordinaria, non straordinaria. Va fatta in silenzio e senza l’ossessiva “approvazione” di una diretta social che raccolga consensi. La normalità non è rappresentata da topi che scorrazzano in giro per le strade del centro, ma che lo facciano nelle fogne. Perché se un topo è di fogna, la normalità è che stia nelle fogne. Altrimenti tutto è lecito, anche la grigliata di pesce-ratto. E forse Filini aveva ragione…

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