NBA, Karl-Anthony Towns e il dramma Covid: “sono morto il 13 aprile insieme a mia madre. Gioca il mio corpo, non la mia anima”

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Karl-Anthony Towns e il dramma del Covid: intervista triste dopo l’esordio in NBA. Dalla morte della madre, KAT non è più la stessa persona

Il Coronavirus ha avuto un impatto terribile negli Stati Uniti. Ad oggi, a causa del Covid, in America ci sono stati 18.5 milioni di casi e oltre 326.000 decessi. La gravità della situazione l’ha vissuta sulla sua pelle Karl-Anthony Towns, centro dei Minnesota Timberwolves che ha perso la madre e altri 6 parenti nel giro di pochi mesi (da marzo a novembre). Ad inizio settimana si è aggiunto il 7°, lo zio. Una serie funesta di drammi che ha colpito profondamente Karl-Anthony Towns. Il cestista dei T’Wolves’ ha aiutato i suoi compagni nella vittoria all’esordio contro i Pistons realizzando 22 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, ma nel post gara ha speso parole davvero tristi: “il vecchio Karl è morto il 13 aprile. L’uomo di cui tutti parlate non lo conosco, è fisicamente qui ma la sua anima non c’è più. Non ricordo nulla prima di quel giorno, ma solo quello che è successo dopo. Ho detto a mia madre che avrei vinto questa partita e le avrei portato questa palla. E non mi importa quanto sia incasinata la mia vita, continuerò a giocare per questi ragazzi“.

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