Natale in Sicilia, l’ordinanza di Musumeci per controllare l’esodo: tamponi a tappeto e drive in h24, ecco come la Regione si prepara [VIDEO]

StrettoWeb

L’esodo dal Nord preoccupa le istituzioni siciliane, così si sta cercando di agire in prevenzione: la bozza dell’ordinanza è pronta, si stanno limando i dettagli, entrerà in vigore nelle prossime ore

Sarà un Natale blindato per la Sicilia e per i siciliani. Sono queste le sensazioni che trapelano dalle ultime indiscrezioni. Il Coronavirus è il nemico principale degli italiani, che si apprestano a delle festività molto particolari. L’esodo da Nord verso Sud previsto nella settimana che porta al 21 dicembre, ovvero quando le misure del nuovo Dpcm diventeranno più rigide, preoccupa soprattutto le Regioni meridionali, che passano ai ripari. Non vuole farsi trovare impreparato il Presidente Nello Musumeci, anzi la sua ordinanza è pronta ad entrare in vigore. Il gruppo di lavoro dell’assessorato alla Salute ha sviluppato il piano sui rientri, con Ruggero Razza a limare i dettagli. Il governatore darà il via libera prima di trasmetterlo agli esperti della Regione. Nel Cts siciliano c’è chi vorrebbe una linea più dura di quella che emerge dalla bozza, ma alla fine prevarrà un compromesso senza strappi con il Governo centrare, anche perché ad oggi i siciliani hanno già sostenuto molti sacrifici.

Musumeci firmerà domani il provvedimento per controllare i rientri natalizi in Sicilia. Le nuove misure, aggiuntive ma non contrastanti con quelle nazionali, dovrebbero entrare in vigore dal 14 dicembre e varranno fino alla prima decade di gennaio. L’obiettivo principale è quello di tenere la situazione sotto controllo ed agire in maniera preventiva. “Serve comunque una decisione immediata che faccia chiarezza”, sostiene Cristoforo Pomara, componente del Comitato tecnico-scientifico. Il docente universitario di Medicina legale fa parte dell’ala più dura e rivendica “l’idea coerentemente fedele alla posizione del primo Cts, secondo il quale la possibilità di spostarsi è legata in modo imprescindibile alla certificazione di condizioni di sicurezza”.

Confermata l’ipotesi di tamponi a tappeto negli aeroporti siciliani. I commissari per l’emergenza Covid di Catania e Palermo, Pino Liberti e Renato Costa, sono stati rispettivamente a Fontanarossa e a Punta Raisi per dei sopralluoghi. “Al “Falcone-Borsellino” – informa la Regione – è stata verificata l’area dello scalo palermitano dedicata ai test per i viaggiatori in arrivo, uno spazio che potrà essere eventualmente implementato con altre postazioni. La stessa ricognizione è stata effettuata a Catania, presso il terminal C del “Vincenzo Bellini”, dove già durante la fase 2 della pandemia è stata attrezzata per le verifiche anti Covid”. L’amministratore delegato di Sac, Nico Torrisi, ha anche anticipato a Liberti la predisposizione di un’area di ambulatori per i tamponi anche nel terminal A, quello da cui in questo momento sbarcano tutti i passeggeri in arrivo con voli nazionali ed esteri.

Per assicurare che lo sbarramento in porti e aeroporti funzioni, il commissario Renato Costa ha già ottenuto la disponibilità di 120 medici. Per quanto riguarda le stazioni, in cui sarà molto difficile garantire il tracciamento i viaggiatori saranno destinati ai drive in che resteranno aperti da venerdì fino al 21 dicembre di giorno e di notte. Ecco perché a chi arriverà in treno probabilmente verrà suggerito di recarsi nei drive in che durante questo mese di dicembre potrebbero funzionare H24. “Pensate ai vostri cari, evitate di portare “pacchi di Covid” sotto l’albero”, afferma ancora Pomara. Un appello ai siciliani a non abbassare la guardia, a mantenere comportamenti di prevenzione, perché si sa, vietare il Natale è impossibile, ma tutelare le fasce più deboli della popolazione è necessario e serve grande senso di responsabilità per farlo. Lo stesso che fino ad oggi i siciliani hanno dimostrato di avere.


Condividi