Morte Paolo Rossi, il fratello rivela: “per andare in tv faceva delle iniezioni”

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Il fratello di Paolo Rossi rivela un dettaglio sulle complicate condizioni nelle quali versava ‘Pablito’, costretto a farsi delle iniezioni per poter apparire in tv

Sono ormai passate diverse ore da quando la tranquillità del mondo del calcio, già messa a dura prova dalla scomparsa di Maradona, è stata nuovamente squarciata dalla morte di Paolo Rossi. L’attaccante simbolo dei Mondiali del 1982 si è spento nella tarda notte di ieri a causa di un male incurabile contro il quale combatteva da tempo. La malattia e le cure che ‘Pablito’ affrontava sono sempre state tenute nascoste, nella totale privacy della famiglia.

Il fratello Rossano ha però voluto svelare un particolare segreto sulle condizioni in cui negli ultimi tempi versava Paolo Rossi. Pur di non far mancare la sua immagine ai fan e agli sportivi, quando chiamato per delle brevi interviste in tv, Paolo Rossi era costretto a farsi fare delle iniezioni dal proprio medico: “aveva fiducia nei sanitari, si era affidato loro con la massima disponibilità e ha offerto ai medici ogni energia per superare il male. Si è aiutato da solo, con l’affetto della famiglia, di noi. Si collegava dal pc di casa con la Domenica sportiva, come tanti fanno, oggi, in tempi di Covid. Per sostenere la breve intervista era necessaria una iniezione che lo tenesse su. Il medico gliela praticava poco prima. L’ho visto per l’ultima volta ieri, alle Scotte. Era entrato in coma e non mi ha riconosciuto. Fino al giorno prima sorrideva, anche se aveva perduto la forza di parlare. Era malato dalla primavera, colpito al polmone. Decise di non farlo sapere, di affrontare la malattia protetto dalla famiglia, senza clamori. Dalla malattia originaria se ne sono sviluppate altre, anche alle ossa, certo indotte dalla debilitazione che ogni giorno lo rendeva più vulnerabile. In pochi mesi ha subito interventi, si è sottoposto a cure impattanti. Lo ha fatto con coraggio, impegnando tutto sé stesso, fino a sabato ha ricevuto le terapie“.

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