Coronavirus in Calabria: domani il primo paziente all’ospedale da campo di Crotone

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Coronavirus in Calabria: la struttura “sarà in grado di far fronte ai bisogni della popolazione”

Aumentare il piu’ possibile l’effettuazione dei tamponi per individuare i positivi, isolarli, e bloccare la diffusione del contagio. E’ questa la priorita’ del piano territoriale per l’emergenza Covid varato dal neo-commissario alla sanita’ della Calaria Guido Longo. Un programma che prevede poi il ricovero dei casi piu’ gravi nelle aziende ospedaliere che, assicura Longo “sono assolutamente attrezzate“. Il neo-commissario ha anche gia’ incontrato Gino Strada, che con la sua organizzazione e’ stato chiamato a gestire l’ospedale da campo di Crotone – dove domani entrera’ il primo paziente – e anche una struttura interna al nosocomio. “Abbiamo dedicato questi primi giorni a realizzare un primo reparto covid a Crotone” ha spiegato Strada, aggiungendo che proprio domani, l’ospedale accogliera’ gia’ il primo paziente. Il reparto e’ ultimato “come amministrazione e addestramento del personale” ed ha 31 letti. “Si tratta – ha spiegato Strada – di un reparto realizzato in muratura con una tenda al di fuori che verra’ utilizzata come polmone di riserva in caso di emergenza, ma spero non sia utilizzata”. La struttura “sara’ in grado di far fronte ai bisogni della popolazione” ha assicurato Strada, che ha anche spiegato come Emergency stia lavorando “per seguire sul territorio i positivi che si trovano nel proprio domicilio”. Un lavoro, quello svolto sin qui, che ha fatto dire al fondatore di Emergency di “essere soddisfatto di questa prima settimana”. Con Strada, Longo ha annunciato un lavoro comune per “mettere a disposizione, laddove sia possibile, le strutture che al momento non sono operative ma che lo potrebbero essere in tempi rapidi”. Un discorso che riguarda anche i 18 ospedali chiusi nel corso degli anni a proposito dei quali Longo non esclude che, almeno qualcuno, possa essere riaperto per fronteggiare l’emergenza Covid “che adesso e’ prioritaria”. Quello a cui punta Longo e’ migliorare la rete territoriale adesso “un po’ deficitaria”. Quindi l’obiettivo, da perseguire con “legalita’ e trasparenza nella gestione dei flussi di prestazioni per salvaguardarci da appetiti certamente non conformi alla legge”, e’ “migliorare gli standard qualitativi di assistenza”, anche per ridurre l’emigrazione sanitaria che incide per centinaia di milioni di euro sul bilancio calabrese, con il fine ultimo di creare le condizioni per porre fine al commissariamento. Questo, ha spiegato Longo, “dipende da tutti. Se i conti cominciamo a tornare, se le prestazioni sanitarie vengono erogate, se migliora la qualita’ e’ chiaro che finisce l’emergenza”.

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