Brogli elettorali a Reggio Calabria: “i consiglieri comunali rassegnino le proprie dimissioni”

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Brogli elettorali a Reggio Calabria: “i consiglieri comunali rassegnino le proprie dimissioni per onorare, così, lealmente, il loro mandato di fronte alla città”

“Leo Longanesi, con la sua mente irriverente e la sua penna tagliente, osava affermare: ‘Soltanto in una dittatura riesco a credere in una democrazia’, e forse così avrebbe commentato queste giornate della politica reggina segnate dallo scandalo dei brogli elettorali recentemente emersi. Si, perché chi nega la sovranità delle scelte popolari, espresse con il voto ma viziate con interferenze illegittime, di fatto afferma una dittatura”. E’ quanto scrive in una nota il gruppo #ReggioNonSiBroglia.”La forma non è appendice ma è garanzia della sostanza, per questo il comitato “ReggioNonSiBroglia” – prosegue la nota- chiede lo scioglimento del Consiglio comunale e che si torni presto a nuove elezioni. Non è possibile soprassedere su fatti così gravi, anche se si fosse imbrogliato su un solo voto questo sarebbe bastato per accendere un allarme sulla tenuta istituzionale della nostra città che già vive diverse emergenze e non può assolutamente permettersi di vedersi delegittimata nella sua volontà democratica. Dalle prime rivelazioni investigative, invece, sappiamo che non si tratta di un solo voto ma di centinaia di voti falsi, addirittura gli inquirenti parlano di sistema che ha condizionato evidentemente l’esito delle urne. Prendiamo atto del gesto odierno dei consiglieri comunali di opposizione che hanno abbandonato l’aula durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, ma restiamo allo stesso tempo attoniti di fronte all’inerzia del resto dei consiglieri, i quali, anche loro, dovrebbero sentirsi tutti delegittimati da questi incresciosi fatti che gettano discredito sulla credibilità di questa amministrazione. A questo punto, invitiamo tutti i consiglieri comunali a rassegnare le proprie dimissioni per onorare, così, lealmente, il loro mandato di fronte alla città. Ove così non fosse, allora saranno i reggini a riprendersi la propria sovranità attraverso la piazza. Nelle prossime giornate, infatti, se la politica non darà risposte adeguate, Reggio animerà una manifestazione per scuotere le istituzioni, per difendere la democrazia, per onorare la dignità di una città che ancora una volta è stata violentata”, conclude la nota.

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