Sicilia, Zitelli: “la regione ha fatto il massimo per migliorare le prestazioni sul fronte sanitario nell’isola, ed i numeri lo dimostrano”

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Coronavirus in Sicilia, la nota del deputato regionale, Giuseppe Zitelli

«Il mondo vive la più grande emergenza del dopoguerra e la colpa è di Musumeci e Razza! L’aggressione giacobina targata Pd-grillini nei confronti di chi senza risparmiarsi un attimo è da mesi in prima linea in Sicilia, nel contenere il contagio, ha il preciso obiettivo di spaventare ulteriormente la cittadinanza e mascherare le condotte approssimative del governo centrale. Il momento è grave, ma basta confrontare i numeri della Sicilia con quelli delle altre regioni per fare emergere la verità».

A parlare è il deputato regionale, Giuseppe Zitelli che interviene a chiarimento della vicenda Covid e delle polemiche, scoppiate negli ultimi giorni, dopo che la Sicilia è stata inserita tra le regioni a “zona arancione”.

“Dai numeri forniti appena due giorni fa da Agenas, sono 10 le regioni in Italia che superano la soglia di criticità, fissato al 30% nei ricoveri Covid in terapia intensiva, e tra queste regioni non c’è la Sicilia che si attesta sotto quella soglia. A questo occorre aggiungere il fatto che la Sicilia ha un indice di trasmissione del virus meno alto rispetto ad altre regioni.

Zitelli sottolinea inoltre che «grazie all’azione dell’assessore Razza in Sicilia si è sempre garantito un posto letto ad ogni malato di Covid, perché si è giocato d’anticipo sul virus e sulle lungaggini romane. Va infatti ricordato che appena poche settimane fa la Protezione civile nazionale ha sbloccato il piano che le Regioni (Sicilia in testa) hanno inviato in luglio! Questo i professionisti della bugia non hanno il coraggio di dirlo, perché evidentemente non conviene.»

“Il deputato di Diventerà Bellissima ricorda, inoltre, che la Regione ha assunto oltre 3mila professionisti dedicati al Covid e attivato progressivamente più di 2mila posti letto in degenza ordinaria e oltre 400 in terapia intensiva e poco meno di mille per le cure a bassa intensità. Nella sola provincia di Catania i posti in terapia intensiva superano i 100, mentre sono circa 600 in degenza ordinaria, con gli ospedali: Garibaldi, Cannizzaro, San Marco e Policlinico (a Catania) e poi, in provincia ci sono gli ospedali di Biancavilla e Acireale. In queste ore è in corso lo screening di massa sulla popolazione scolastica che consente di individuare eventuali nuovi positivi che potrebbero finire negli ospedali. «Ma anche su questo, i soliti mestatori d’odio – afferma Zitelli -, preferiscono tacere.  Se proprio vogliono essere utili si facciano sentire nei palazzi che ci hanno decretato “zona arancione”.»

“Infine, a proposito di valutazioni, il Ministero della Salute ha decretato il miglioramento della Sicilia nei livelli Lea, frutto delle azioni e dell’intransigenza del governo Musumeci che ha risollevato la sanità regionale dai bassifondi in cui il PD l’aveva trascinata”.

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