La Reggina, gli episodi e una “ruota” maledetta: ma quanto è “bastarda” la Serie B?

StrettoWeb

Quanto contano gli episodi in Serie B? Da sempre, tantissimo, e la Reggina sta “tornando” a scoprirlo sulla propria pelle…

La Serie B è una categoria… “bastarda”. Sì, lo possiamo dire. Inutile girare attorno a termini come “brutta”, “ingannevole”, “estenuante”. No, è bastarda, infame proprio. Talmente equilibrata e livellata da considerare gli episodi come gli elementi forse, anzi probabilmente, più importanti all’interno di una singola partita ma anche dell’intero campionato. Più che in A e più che in C, dove i valori tra le squadre sono più evidenti.

E quindi? E quindi, se una squadra è brava a portare gli episodi a proprio favore, si può permettere il lusso di vincere anche senza dominare, un po’ come accaduto oggi alla Spal. Invece, al contrario, se gli episodi girano male, la certezza è di non raccogliere affatto ciò che si è meritatamente creato. Come accaduto alla Reggina oggi, ma non solo oggi. Anche a Salerno, Chiavari e contro il Cosenza. I rigori sbagliati, le occasioni fallite sul vantaggio, gli abbagli di arbitri e assistenti (nel derby soprattutto ma anche un po’ oggi, diciamolo), e molto altro. Tutti episodi, tutti fondamentali nel computo delle gare disputate e anche della classifica, che avrebbe potuto registrare ad oggi un bel +5 (2 punti in più con Entella e Cosenza, almeno 1 oggi).

Lo ha detto anche mister Toscano: la crescita di una squadra si vede anche dalla capacità di portare gli episodi a proprio favore, e questo è accaduto soltanto a Lignano. Ma è solo mancanza di lucidità o incapacità? No, nient’affatto. E’ anche “ruota” che non gira, “ruota” maledetta. E’ anche sfortuna. Non ne va bene una, parliamoci chiaro, e non è soltanto per demeriti degli amaranto. Sono quei periodi della stagione in cui si rischia seriamente di demoralizzarsi perché non si raccoglie quanto prodotto, finendo per non saperne come uscire. Era anche questo il motivo alla base della domanda posta ieri al mister in conferenza stampa. Non è “gufaggio” né voglia di augurare chissà cosa, anzi, ma la consapevolezza che prima se ne esce, da questa situazione, e meglio è, a prescindere dagli obiettivi dichiarati o nascosti. Perché? Perché la Serie B è… bastarda!

Dunque, come se ne esce da questa situazione? L’ho chiesto al mister, l’ho chiesto al presidente. La risposta è quella giusta, quella che mi aspettavo e a cui speravo. Se ne esce incazzati, se ne esce lavorando, se ne esce sfruttando la grande forza di un gruppo unito, se ne esce con la consapevolezza che anche oggi, contro uno degli organici migliori della categoria, in inferiorità, la prestazione c’è stata. Ed è ciò che conta di più. E’ ciò che più rassicura. La squadra di Toscano sa essere più forti di una “ruota che si buca”, dei rigori sbagliati, degli episodi storti e di una Serie B bastarda…

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