Reggina, Rolando Bianchi: “Non si creino troppe aspettative sulla squadra, poi iniziano i mugugni”

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Le parole dell’ex attaccante della Reggina Rolando Bianchi in merito al momento attuale degli amaranto

Uno dei campanelli d’allarme di questa prima Reggina 2020-2021 è certamente l’attacco. Del reparto offensivo, infatti, solo Jeremy Menez ha timbrato il cartellino, per ben due volte, mentre pesano sul groppone i due penalty falliti da Denis. Chi di gol da queste parti se ne intende, invece, è Rolando Bianchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport per fare il punto sul momento attuale degli amaranto.

DENIS“Inizia ad avere un’età, ma in campo si danna l’anima, è un grande uomo, un forte attaccante e non avrà problemi a risollevarsi. E’ un periodo no che capita, ma lui fa un po’ fatica ad inizio campionato, ha una struttura fisica possente al quale serve un po’ò di tempo per entrare in forma”.

GLI ATTACCANTI –  “Ci sono tanti stranieri e non è facile, devono capire l’ambiente, la città vive solo per il calcio, devono calarsi in questa realtà”.

MENEZ“Non è carismatico, senza dubbio ha grandi qualità. Per me è più carismatico Denis, che può trascinare la squadra con i suoi atteggiamenti e la sua grinta. Jeremy l’ho visto a Chiavari contro l’Entella, non ha disputato una grande gara, ma certamente possiede colpi importanti”.

LE ASPETTATIVE“Non è mai facile il doppio salto dalla C alla A, quando si creano troppe aspettative non è mai un bene. Io sarei partito con un semplice ‘facciamo il nostro campionato e vediamo’, quando si punta in alto si crea nell’ambiente qualche aspettativa di troppo e iniziano i primi mugugni e si guasta l’idillio dell’ultima stagione. Mi auguro con tutto il cuore che possa andare ai playoff e poi salire, ma se non ci arriverà si possono porre le basi per il salto. Ci sono tante squadre che puntano alla massima serie”.

PIAZZAMENTO FINALE“La Reggina se la può giocare per approdare ai playoff. Vedo bene Frosinone, Monza, Lecce, Spal, Cittadella, ci sono davvero parecchie squadre che vogliono puntare a vincere: è necessaria la continuità di risultati. La Reggina ha perso solo una partita, ha trovato una sua quadratura, servono ora i gol degli attaccanti. Si vede comunque una formazione organizzata”.

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