Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images
Domenica di trionfi nel motorsport. Dopo il successo di Lewis Hamilton in Turchia, coinciso con il 7° titolo della sua straordinaria carriera, arriva anche la certezza matematica dell’assegnazione del titolo in MotoGp. Il 7 torna protagonista anche nelle due ruote, non sono i titoli della giovane carriera di Joan Mir appena agli inizi, ma il piazzamento odierno che gli regala il primo trionfo nella classe regina. Il 23enne pilota di Maiorca, isola che si conferma fucina di campioni straordinari in diverse discipline, sale a quota 171 punti e stacca definitivamente uno straordinario Franco Morbidelli, vittorioso nel Gp di Valencia quest’oggi.
Si chiudono i giochi di un Mondiale molto particolare, come del resto qualsiasi stagione sportiva che abbia risentito della pandemia di Coronvirus. Joan Mir è risultato essere il pilota più costante, pur senza dominare necessariamente le gare (una sola vittoria stagionale, la scorsa settimana sempre a Valencia) come il connazionale Marc Marquez, grande assente a causa di una frattura all’omero che gli è costata l’intera stagione. Tanti i rimpianti dei big: Andrea Dovizioso ha sprecato una chance più unica che rara, perdendo il feeling con la sua moto e l’intera Ducati (nel 2021 sarà senza squadra) tra frizioni interne e sfiducia in pista; Maverick Vinales e Fabio Quartararo, futuri compagni in Yamaha nel 2021, sembravano destinati a giocarsi il Mondiale da protagonisti, salvo poi mostrare tutta la loro inesperienza nelle fasi conclusive della stagione fra cali di prestazione e qualche errore di troppo. Ne ha tratto vantaggio la Suzuki con il suo giovane campione Joan Mir, in lacrime nella sua Spagna, nel giorno più bello della sua vita.