Emergenza spazzatura a Reggio Calabria, lo sfogo di un cittadino: “Falcomatà ha ragione quando ci definisce ‘lordazzi’, nessuno protesta per avere una città pulita”

StrettoWeb

Il cittadino è esausto di una situazione che prosegue da troppi mesi e, nonostante il degrado, non si spiega come una Reggio sempre più sporca non si ribelli

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio che un lettore ha inviato ai canali di StrettoWeb. Il suo intento è quello di portare all’attenzione dei concittadini una sua riflessione sull’emergenza rifiuti a Reggio Calabria. Ecco di seguito la lettera completa:

“Scrivo con tanta rabbia addosso, a causa della discarica a cielo aperto in cui versa oramai da mesi la nostra abbandonata città. A causa anche della  sgradevole e insopportabile puzza cui siamo costretti a respirare, finanche dentro le nostre case. A causa del nostro Sindaco, riconfermato dal voto del 30% dei reggini che lo hanno rivotato e che ha avuto, qualche tempo fà, l’ardire di definirci cittadini lordazzi. Riflettevo su questa sua definizione e sono arrivato alla conclusione che, addirittura, il Sindaco di Reggio potrebbe avere la ragione dalla sua parte. Come facciamo noi cittadini di una città così sporca, dove i tempi di scopellitiana memoria fanno oggi sorridere, considerato il record relativo alla quantità di rifiuti ammassati nelle strade, abbondantemente superato da Falcomatà rispetto ai periodi del passato, così da poter vantare nei secoli questo straordinario primato, dicevo… come facciamo noi cittadini a non scendere in piazza a protestare? A protestare perché, combinati così, è arrivata da pagare la Tari più alta d’Italia? Ma ci rendiamo conto di quello che riescono a sopportare i reggini lordazzi? In altri tempi, i seri rappresentanti delle Istituzioni, sarebbero loro i capi popolo con i cittadini, i primi pronti ad inscenare una giusta e sacro santa protesta contro chi ha responsabilità sulla questione rifiuti. Qui da noi, il niente. Forse perché la responsabilità è quantomeno condivisa dalla cattiva e incapace politica. Neppure l’emergenza sanitaria e i seri rischi che corriamo per la nostra salute, aggravati da questo perdurare dell’emergenza rifiuti, riescono a smuovere il nostro atavico torpore. Ricordiamo al nostro Sindaco che aveva dato per certo l’apertura della discarica di Melicuccà e la fine, nel mese di ottobre, di questa fastidiosa e incivile situazione. Invece, a quanto pare, tutta la sua rassicurazione preelettorale è stata un’odiosa bugia. Considerato tutto ciò, non vi pare che il Sindaco Falcomatà abbia avuto ragione a definirci LORDAZZI visto che non siamo capaci di farci rispettare come cittadini civili che pretendono una città pulita?”.

Lettera firmata – Pasquale Marino

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