Elezioni USA 2020 – Trump non molla: il Tycoon fa causa alla Pennsylvania, conteggio dei voti irregolare

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Elezioni USA 2020, Donald Trump non intende darsi per vinto e fa causa alla Pennsylvania: il Tycoon crede nel conteggio irregolare dei voti

L’esito delle elezioni USA 2020 non è andato giù a Donald Trump. Il magnate americano era in vantaggio in diversi stati in bilico al termine della election night, salvo poi vedere tali risultati ribaltarsi completamente a favore di Joe Biden a causa del voto postale, conteggiato successivamente rispetto ai voti ‘in presenza’. Trump ha sempre mostrato un certo astio verso i voti per corrispondenza, in realtà presenti da sempre nella tradizione americana, arrivando a giudicarli illegali poichè arrivati anche qualche giorno dopo la chiusura dei seggi (normale secondo le tempistiche). Mentre il risultato era ancora in bilico, ma erano spuntati i primi sentori di una possibile sconfitta, Trump ha iniziato a cavalcare l’onda dei possibili brogli elettorali, specialmente negli Stati in cui il suo vantaggio si è assottigliato terribilmente, come in Penssylvania nel quale il Tycoon era in vantaggio del 15%, salvo poi perdere.

A tal proposito Trump ha fatto causa allo stato della Pennsylvania, citando in giudizio il segretario di stato Kathy Boockvar con l’accusa di aver contato in maniera meno rigorosa i voti per posta rispetto a quelli in persona, ritenendola una “violazione costituzionale“. La Pennsylvania aveva assegnato la vittoria a Joe Biden, nato nello Stato, non appena il vantaggio del candidato democratico era salito a circa 45.000 in più rispetto a Trump, nonostante il conteggio fosse ancora in corso. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, nel corso di una conferenza stampa, ha ribadito la posizione riguardante possibili irregolarità: “queste elezioni sono ben lontane dall’essere finite, e, al contrario dei nostri avversari, noi non abbiamo niente da nascondere“.

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