Classifica Ecosistema Urbano 2020: Cosenza tra le città più vivibili d’Italia grazie alla realizzazione della Ciclopolitana, è l’orgoglio della Calabria e del Sud [FOTO]

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Ecosistema Urbano 2020, il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani stilato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore

Ecosistema Urbano 2020 è il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani stilato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore. In questo report Trento, Mantova e Pordenone sono risultate in testa alla classifica dei capoluoghi italiani per performance ambientali, ultime in graduatoria invece Pescara, Palermo e Vibo Valentia. Da questo report emerge un’Italia a due velocità: una più dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali e un’altra più statica con un andamento troppo lento nelle performance ambientali delle metropoli soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica. Trento e Mantova mantengono come lo scorso anno il primo e il secondo posto in graduatoria con buone performance complessive, seguite da Pordenone che, dopo una lenta scalata, conquista il terzo posto superando così Bolzano che scende al quarto posto. Quinta la città di Reggio Emilia protagonista di una rincorsa alla top ten costante negli ultimi anni. In fondo alla graduatoria troviamo invece: Pescara (102esima), Palermo (103esima) e Vibo Valentia (104esima). Tra le grandi città, dove nel complesso si registra un andamento lento nelle performance ambientali legate soprattutto a smog, trasporti e gestione idrica, si conferma la crescita di Milano (29esima) sempre più attenta alla vivibilità urbana. A completare il quadro di Ecosistema Urbano, le 17 Best Practices premiate oggi per raccontare anche quelle esperienze virtuose in campo e che meritano di essere replicate sul territorio nazionale. Tra queste c’è Cosenza che sull’esempio di Pesaro ha realizzato la Ciclopolitana, una rete ciclabile lunga più di 30 Km che sarà ultimata entro fine 2020. Prato che vanta un complesso residenziale (il NzeB di San Giusto), un mix di alta efficienza energetica con bassi costi di costruzione, pensato per il fabbisogno di famiglie in difficoltà economiche. Benevento che punta a realizzare una rete di quasi 25 chilometri di piste ciclabili integrate con i mezzi del trasporto pubblico e ferroviario per migliorare la mobilità urbana e sviluppare il turismo. Un altro dato interessante che emerge da Ecosistema Urbano 2020 è che la propensione al cambiamento in ambiti specifici caratterizza qua e là anche centri urbani che non sempre occupano posizioni di vertice in graduatoria come Ferrara insieme a Pordenone e Mantova per la gestione dei rifiuti, Treviso che depura tutti i suoi reflui come Bolzano e contiene lo spreco di acqua come Pordenone e Trento. C’è poi chi mette al centro del proprio agire l’aumento dello spazio urbano dedicato alle bici come Reggio Emilia o Mantova.

L’Europa – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ha destinato al nostro Paese 209 miliardi di euro, una cifra molto importante che non potrà non riguardare le aree urbane, utili anche per il raggiungimento degli obiettivi Onu sullo sviluppo sostenibile al 2030. È qui infatti che si gioca una partita fondamentale per fronteggiare le tre crisi attuali, l’emergenza sanitaria, economica e climatica, e per vincere la sfida della modernizzazione del Paese. I dati contenuti in questa edizione di Ecosistema Urbano, relativi al 2019 e quindi ad una situazione pre-pandemia, ne sono la testimonianza più evidente”. “L’Italia non può mancare questa occasione irripetibile per rendere le nostre città più moderne, sostenibili e sicure. Dopo decenni di discussioni, analisi dei problemi e definizione della loro soluzione come abbiamo fatto con questo rapporto annuale, ora abbiamo la possibilità di risolverne una gran parte grazie alle risorse europee – continua – Le soluzioni da adottare le ritroviamo a macchia di leopardo in diversi capoluoghi di provincia. Noi col Rapporto Ecosistema Urbano le raccontiamo annualmente per rendere merito agli amministratori più smart e coraggiosi e farle copiare da quelli meno innovativi e temerari, perché le buone idee non hanno copyright”. “Con Ecosistema Urbano – spiega Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema Urbano – vogliamo dare un contributo alla riflessione globale sul futuro delle città, partendo dalle esperienze positive, da chi è riuscito negli anni a realizzare significative azioni e cambiamenti in chiave green. Nel nostro Paese la sfida, ora, deve essere quella di pianificare gli interventi dandogli continuità. Copiare dalle altre città europee. Far sì che il governo istituisca finalmente una cabina di regia per le città e, utilizzando con criterio il Recovery Fund europeo, sostenga e spinga i sindaci affinché imbocchino con decisione la strada della sostenibilità, dando gambe a quei progetti che rappresentano l’unica via per stare al passo con l’Europa e il resto del mondo, guardando con fiducia a un futuro più sostenibile, condiviso, salubre. I cittadini delle nostre città, in gran parte, lo chiedono con forza“.

Cos’è la Ciclopolitana di Cosenza

La Ciclopolitana di Cosenza si inquadra nell’ambito di un progetto più ampio di mobilità sostenibile della città di Cosenza che l’Amministrazione Comunale ha realizzato per il miglioramento della qualità della vita del capoluogo bruzio.

Gli interventi programmati e quasi tutti realizzati riguardano essenzialmente:

1. Un Parco Urbano (Parco del Benessere) di tipo lineare della lunghezza di circa 2 Km e largo 35 m che collega il Centro Storico (da Piazza G. Mancini) con la parte più contemporanea della città attraverso giardini tematici e sensoriali attrezzati con campi di strada; all’interno del parco è già realizzata una pista ciclabile della lunghezza di circa 2 km completamente in sede propria, a doppio senso di marcia che collega altri due tratti di piste ciclabili posti a nord e a sud di essa;

2. I due tratti di Ciclopolitana già realizzati a sud e a nord costituiscono insieme al tratto centrale del Parco del Benessere una infrastruttura principale di mobilità sostenibile che attraversa tutta la città permettendo un notevole miglioramento delle opportunità di mobilità sostenibile nel Capoluogo:

a) il primo tratto, riguarda la parte a sud del territorio, il Centro storico fino alla nuova area di sviluppo ad est del Crati (Ponte di Calatrava ‐ Planetario), per un importo totale di progetto pari € 607.265,00 e uno sviluppo di oltre 4.200 m;

b) il secondo tratto,  riguarda la parte a nord, compresa tra la parte terminale del Parco Urbano (sopraelevata) e la zona sportiva in Viale Magna Grecia, costeggiando il percorso del Campagnano, e con una bretella che raggiunge la stazione ferroviaria per un importo totale di progetto di € 992.735,00 e uno sviluppo di oltre 4900 m;

3)una serie di collegamenti urbani già realizzati (circa 5.000 m) in parte su marciapiedi (piste ciclopedonali) e in parte su sede propria (collegamento Ponte San Francesco di Paola e Parco del Benessere);

4)Ulteriori tratti di collegamento all’infrastruttura principale con altre aree del centro cittadino sono in fase di appalto: sia piste ciclabili in sede propria (circa 2.300 m) sia su corsia riservata nella sede stradale (1.300 m di bike lanes secondo il piano emergenziale per la mobilità urbana post covid).

La maggior parte della pista è realizzata in sede propria a doppio senso di marcia (larghezza 2,50 m) separata dalla sede stradale da un cordolo “invalicabile” della larghezza di 50 cm, a protezione, come previsto dalla legislazione vigente, dei ciclisti. In alcune zone dove non è stato possibile la tipologia sopracitata si è optato per tratti a senso unico della larghezza di 1,50 m.

I vari percorsi, totalmente dotati di specifica segnaletica, presentano aree di sosta con rastrelliere, panchine e fontane, ciò per favorire l’uso della bici come mezzo di trasporto ordinario e non solo per fare attività sportiva.

Alcuni interventi, relativi ad esempio ai due tratti di Ciclopolitana a nord e a sud della città, sono stati finanziati tramite il Credito Sportivo, altri sono stati realizzati all’interno di progetti più ampi di rigenerazione urbana in cui si è dato alle piste ciclabili la specifica funzione per la mobilità sostenibile, in tal caso i costi di realizzazione sono relativi a fondi europei (POR Calabria 2014-20) e in pochi casi a finanziamenti statali. In media il costo di realizzazione, complessivo di segnaletica e opere accessorie è stato di 150 euro a metro lineare, con modeste variazioni a seconda dei casi specifici e l’incidenza degli elementi di arredo urbano. I tempi di realizzazione sono stati variabili in quanto l’esecuzione di alcuni tratti era all’interno di progetti più articolati; ove invece l’appalto era orientato esclusivamente alla realizzazione della pista i tempi sono stati di circa un mese per ogni chilometro realizzato in sede propria.

In complesso la rete ciclabile è di circa 30 Km di lunghezza di cui oltre l’80% già realizzata, la restante parte progettata e in fase di appalto che sarà ultimata entro la fine del 2020.

Le parole del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto sulla classifica del Sole 24 Ore

“Non solo cattive notizie. Cosenza di nuovo nella top ten delle città più vivibili d’Italia, nella classifica pubblicata oggi sul Sole 24 Ore di Legambiente e Ambiente Italia. Prima e unica città del centro sud d’Italia, subito dopo sette città del nord est e prima di Biella e Verbania poco sotto la Svizzera”. E’ questo il post del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

 

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