Rebus commissario alla sanità in Calabria, D’Andrea nel mirino del Governo: da detective del pool Mani pulite a consulente del sindaco Sala

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Calabrese di nascita ma milanese di adozione, è uno degli ufficiali della Guardia di Finanza più stimati dal magistrato Francesco Saverio Borrelli: il suo curriculum

La Calabria prova a dimenticare le ultime tristi vicende legata alla sanità e apprende in queste ultime ore la firma dell’accordo tra Emergency di Gino Strada e la Protezione Civile per uscire dal tunnel dell’emergenza sanitaria. Una prima toppa a quella che non è stata ancora risolta irrisolta decisione nuovo sul commissario ad acta, intorno alla quale però potrebbero esserci delle novità. Si sta facendo sempre più spazio infatti il nome di Federico Maurizio D’AndreaCalabrese di nascita ma milanese di adozione, è uno degli ufficiali della Guardia di Finanza più stimati dal magistrato Francesco Saverio Borrelli ed è ancora oggi uno degli uomini più vicini a Gherardo Colombo. Manager anche di nomina ministeriale, D’Andrea vanta due lauree (in Giurisprudenza nel 1985 e in Economia e Commercio nel 1990) e sinora è stato uno degli uomini più affidabili dell’anticorruzione (è conosciuto per la frase: “Vedete, il garantismo è una cosa seria”). Da finanziere era uno dei detective del pool Mani pulite. “Era una stagione complessa – scrive La Repubblica – , c’erano stati non pochi ufficiali infedeli, lui riuscì in breve a far ritrovare lo spirito di gruppo che serve nelle indagini, specie quelle in cui la mazzetta per chiudere gli occhi non è una rarità. Tra le sue capacità, e lo si dica senza retorica, c’è quella di saper fare squadra”.

Finita quella stagione, D’Andrea s’è dimesso dalla Guardia di Finanza, è stato libero professionista, ha ricoperto vari incarichi in consigli d’amministrazione: è stato alla presidenza di Sogei, nominato dal MEF, direttore dell’Audit di Telecom Italia, presidente di Olivetti Spa, presidente dell’ODV di MM Spa, presidente dell’organismo di vigilanza di Banco BPM e componente dell’Odv del Sole 24 Ore. Nonostante la sua collaborazione con il Sindaco Sala, non ha “appartenenze” politiche, nessun legame con i partiti o con agenzie di pubbliche relazioni che fiancheggiano la politica e il potere: “quando gli viene chiesto di ricoprire un incarico, prende tempo, studia, dà la risposta”. Ancora presto per affermare che la sua nomina sia certa, ma le ultime indiscrezioni sembrano andare versa questa direzione.

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