Calabria, Ugl Agroalimentare: “il taglio del finanziamento statale mette a rischio il futuro del lavoro forestale”

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Calabria, Ugl Agroalimentare: “il taglio del finanziamento statale mette a rischio il futuro del lavoro forestale. Appello ai parlamentari calabresi”

L’Ugl Agroalimentare della Calabria esprime “forte contrarietà per la scelta del governo nazionale di confermare il taglio del contributo statale da 130 a 90 mln di euro per il finanziamento delle attività forestali e di manutenzione ed assetto del territorio in Calabria. Si tratta di una scelta miope ed ingiusta che penalizza ancora una volta la Calabria. Sono inutili le passerelle elettorali dei vari ministri se dopo, alla prova dei fatti, si procede con tagli pesanti che colpiscono un settore vitale per la cura e la manutenzione dei boschi, delle colline e montagne come dei territori a valle della nostra regione. Mentre si parla sempre di più dell’importanza delle politiche a favore della natura, mentre i temi ambientali ed ecologici acquistano sempre maggiore spazio nell’agenda politica, mentre l’Europa ed il mondo parlano di futuro verde, di green new deal, dell’importanza di tutelare le risorse naturali a favore delle future generazioni, mentre si segue l’attivista svedese Greta Thumberg e le sue battaglie per la difesa del clima, mentre appare primario ridurre le emissioni di C02, mentre si parla e si parla, nei fatti il governo Conte taglia i fondi per la forestazione calabrese, ingiustamente associata a politiche assistenziali per l’incapacità di vedere le attività di forestazione ed assetto del territorio in termini di costi benefici e non già secondo l’arido e sterile metro dei costi ricavi, sui quali pure sarebbe opportuno aprire un serio confronto politico sindacale, aperto e multidisciplinare per una maggiore e migliore comprensione delle dinamiche e delle prospettive settoriali.

L’Ugl Agroalimentare, ha esposto la sua posizione contro il taglio del finanziamento nel corso dell’audizione presso la competente commissione della Camera dei Deputati dove sono state esposte le ragioni a favore del settore e contro il taglio previsto in legge finanziaria che mantiene solo 90 mln di euro per il 2021 e 2022 ed addirittura prevede zero finanziamenti per il 2023. Questa scelta del governo nazionale mette a rischio l’attuazione delle attività forestali, delle opere di manutenzione e taglia radicalmente le possibilità di programmare un futuro per il settore forestale calabrese ed i lavoratori addetti, molti dei quali vicini alla pensione e per i quali sarebbe necessario avviare una azione di ricambio generazionale per poter adeguatamente svolgere le attività istituzionali tra cui il servizio antincendio boschivo, il monitoraggio e sorveglianza idraulica e le importanti azioni di ripristino delle superfici boschive colpite dagli incendi necessarie per mitigare gli effetti degli eventi atmosferici che colpiscono sempre più frequentemente il territorio calabrese come i recenti fatti di Crotone.
E’ ormai dimostrata l’importanza e l’utilità delle opere in prevenzione anziché ricorrere ad interventi urgenti a posteriori, dopo che ,a mancata manutenzione del territorio ha causato rilevanti danni alle infrastrutture ed anche eventi luttuosi ai cittadini. E tuttavia, se l’attività di Calabria Verde, l’ente forestale pubblico regionale, ha sicuri margini di crescita funzionale che devono essere perseguiti con efficaci politiche regionali, il taglio delle risorse statali è un colpo basso che comporta conseguenti incertezze presenti e ed evidenti difficoltà relative alla possibilità di programmazione futura delle opere necessarie alla tutela e valorizzazione del grande patrimonio boschivo e naturalistico della Calabria. L’Ugl Agroalimentare della Calabria si appella ai parlamentari calabresi, di maggioranza e di opposizione, affinchè agiscano insieme, con fermezza unitaria, rispetto alla scelta punitiva del governo. L’economia della Calabria non ha bisogno di tagli. La Calabria ha già troppi disoccupati per farne altri, soprattutto nelle aree interne e montane dove operano i cantiere forestali, quelle aree interne e montane della nostra terra, realtà da tutelare, che meritano attenzione ed investimenti e non tagli”.

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