Il Mose funziona! Venezia resta all’asciutto: adesso l’acqua alta non fa più paura

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Entrato in funzione per la prima volta, il Mose assolve in pieno i suoi compiti e protegge Venezia dall’acqua alta: la barriera protettiva risulta un successo

Il fenomeno dell’acqua alta a Venezia, che seppur caratteristico in passato ha creato ingenti danni e importanti disagi alla città, sarà da oggi solo un ricordo. Alla prima vera emergenza a causa dell’acqua alta, il Mose è entrato in funzione per la prima volta dopo numerosi test nei mesi passati, funzionando a dovere. Le quattro barriere che compongono il Mose, poste fra la laguna veneta e il mare Adriatico, hanno protetto Venezia e le altre isole dall’acqua alta: l’alta marea ha raggiunto il picco tra le 11.30 e le 12:00 e la città non è stata invasa dall’acqua come accade di solito in queste situazioni.

La decisione di alzare il Mose e di mettere Venezia al riparo dall’acqua alta, coronata da un palese successo rappresenta solo un passaggio fondamentale nella protezione della città e della laguna“: lo sottolinea Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario per il Mose. “Ci tengo ad attribuire il merito ai tecnici, agli operai e a tutto il personale del Consorzio Venezia Nuova – aggiunge – che hanno reso possibile raggiungere questo straordinario traguardo. Un riconoscimento speciale va attribuito al progettista ingegner Scotti, al direttore ingegner Ossola ed al Provveditorato di Venezia che ha garantito la presenza dello Stato in questa impresa complessa e molto discussa”. Per Spitz questa giornata è una tappa di un cammino da completare che dovrà garantire progressivamente una protezione sempre maggiore del territorio lagunare da un ineludibile innalzamento del mare“.

Una giornata che attendevamo da anni. La protezione di Venezia è un fatto reale e visibile. Ci sono voluti anni, ma la volontà di difendere la città e la laguna dagli eccessi di marea è stata più forte dei ritardi, degli errori, degli scandali“. Il commento del sottosegretario all’Economia e consigliere comunale di Venezia, Pier Paolo Baretta. “Ora serve una governance efficace e indipendente che sappia gestire sia la salvaguardia che la vita del porto. Da oggi il futuro di Venezia non sarà più come prima. Autorità locali, Agenzia per Venezia, Magistrato alle acque e Autorità portuale, operatori economici e sociali – conclude – devono collaborare quotidianamente ‘insieme’ per assicurare a Venezia il futuro che merita“.

Ci spiace che altre parti d’Italia siano flagellate dal maltempo, consoliamoci con Venezia, visto che in mare siamo arrivati a 129 centimetri e in città a 73“: così il Provveditore alle opere pubbliche del Triveneto Cinzia Zincone, commenta all’ANSA la performance delle paratoie del Mose, entrate in funzione oggi. “Il test è andato bene – aggiunge – stiamo raccogliendo tutti i dati, maggiori rispetto al previsto, per la messa a punto del sistema“.

E’ una giornata storica per Venezia: il Mose è stato attivato e ha funzionato, proteggendo la città dal picco della marea. Si tratta di una notizia che aspettavamo da anni e che ora va comunicata in tutto il mondo“: lo dicono il presidente dell’Associazione Veneziana Albergatori, Vittorio Bonacini, e il direttore Claudio Scarpa. “Se è vero, come è vero, che la prova ha dato esiti soddisfacenti – aggiungono -, è solo sul lungo periodo che si valutano le grandi opere infrastrutturali. La prossima grande battaglia sarà sul costante finanziamento degli oneri manutentivi del Mose che non devono e non possono essere a carico della città di Venezia. Oggi Venezia rinasce ed è il più bel regalo per i 1600 anni dalla sua nascita – concludono Bonacini e Scarpa -. Un motivo in più per celebrare l’evento il prossimo anno e per lavorare, insieme alle istituzioni, al rilancio della nostra economia turistica“.

Piazza San Marco ha una piccola pozzanghera contro i 30-40 centimetri di acqua alta che avremmo inevitabilmente avuto. Una situazione direi positiva, spero si continui così e si riesca ancor di più a potenziare il sistema con una messa in sicurezza generale e totale di Venezia“. E’ il commento del Presidente del Veneto Luca Zaia sulla messa in funzione del Mose, a margine dell’assemblea generale di Confindustria Vicenza. “Oggi è una giornata storica perchè siamo davanti ad una opera per la quale abbiamo atteso veramente decenni – aggiunge – e oggi abbiamo avuto la certezza che funziona. Si tratta di un’opera che è costata molto dal punto di vista finanziario e non solo. Almeno la rassicurazione che questo serva a Venezia“.

Foto Getty / Marco Secchi

Alla prima vera prova del nove il MOSE ha dimostrato di funzionare perfettamente come infrastruttura di difesa di Venezia dall’acqua alta. Una giornata di svolta alla quale si è giunti anche grazie alla tenacia del Governo, attraverso tutte le sue amministrazioni, che in questi lunghi mesi ha spinto per accorciare il più possibile i tempi di entrata in funzione dell’opera”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Andrea Martella. “Ora è evidente che a questo obiettivo raggiunto debbano seguire la definitiva conclusione dell’opera – aggiunge il sottosegretario Pd – un monitoraggio costante della sua efficienza ed un meticoloso e puntuale lavoro di gestione e manutenzione. Compiti che, parallelamente alla complessiva salvaguardia della città e della sua laguna, attraverso tutti gli interventi complementari necessari, spetteranno alla nuova Autorità per Venezia – sottolinea Martella – il cui iter di approvazione e dotazione finanziaria sta proseguendo a passi spediti, come annunciato dall’esecutivo. L’attenzione nazionale per Venezia – conclude Martella – è al livello massimo ed il successo ottenuto oggi dimostra che questo è il metodo giusto per garantire a Venezia un futuro sereno e di rilancio“.

La Basilica è asciutta, asciutta. E’ la prima volta ed è un dato importantissimo“. Lo ha detto all’ANSA il Primo Procuratore di san Marco a Venezia, Carlo Alberto Tesserin. “Abbiamo azionato – ha aggiunto – le pompe per evitare le infiltrazioni che arrivano da sotto nel nartece, e hanno funzionato in sicurezza. A 90 centimetri di marea avremmo dovuto affrontare l’acqua che arriva dalla piazza, ma non è arrivata perchè esclusa dal Mose. Le notizie di oggi, quello a cui stiamo assistendo oggi èun dato importantissimo, in positivo. Stiamo registrando risultati buoni, finalmente riusciamo a poter pensare che si arrivi abbastanza velocemente ad avere definitivamente in funzione il Mose. Grazie a quelli che hanno avuto il coraggio di fare questa prova, anche a opere non finite, a dimostrazione che può funzionare e funziona bene“, ha concluso.

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