Messina, cavo Enel blocca lavori di Amam, il cantiere fermo manda in tilt viabilità di Tremestieri: è braccio di ferro tra il comune e l’azienda [VIDEO]

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Messina. Enel chiede al Comune 30mila euro per spostare cavo che impedisce di concludere lavori commissionati da Amam, ma il sindaco non ci sta e minaccia proteste eclatanti

Nella mattinata odierna, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, si è recato presso lo svincolo di Tremestieri insieme Salvo Puccio, presidente di Amam Spa, per verificare lo stato dei lavori relativi al passaggio di un nuovo condotta, che ne deve sostituire una già esistente, ma troppo usurata. Condizione dalla quale deriva l’attuale necessità da parte di Amam di sospendere il flusso al suo interno per effettuare frequenti riparazioni.

Durante i lavori, nonostante la preventiva richiesta di Amam ad Enel di segnalare eventuali installazioni sotto il manto stradale di impianti di proprietà dell’azienda fornitrice di energia elettrica, a cui non è stata data risposta, è emersa la presenza di cavi elettrici che adesso devono essere spostati per consentire il prosieguo dei lavori, che per questo motivo hanno subito forti rallentamenti, generando conseguenze negative per la viabilità cittadina.

Ulteriore aspetto riportato con indignazione da De Luca e Puccio, la richiesta da parte di Enel di un pagamento da 30mila euro per effettuare i lavori per spostare i cavi che, stando al Codice della Strada, dovrebbero essere corrisposti dalla stessa Enel.

Da mesi i lavori per il rifacimento della rete fognaria fermi per un cavo dell’Enel – scrive De Luca sulla sua pagina Facebook – che ha chiesto al Comune pure 30mila euro per fare lo spostamento in violazione delle norme del codice della strada”.

In questo caso il sindaco fa riferimento all’articolo 28 del Codice, relativo agli obblighi dei concessionari di servizi, tra cui quelli di linee elettriche e telefoniche, come nel caso di Enel. A questo proposito, al comma 2 viene sancito che “Qualora per comprovate esigenze della viabilità si renda necessario modificare o spostare […] le opere e gli impianti […] l’onere relativo allo spostamento dell’impianto è a carico del gestore del pubblico servizio”. Lo stesso secondo comma dell’articolo 28 prescrive inoltre che: “In caso di ritardo ingiustificato, il gestore del pubblico servizio è tenuto a risarcire i danni e a corrispondere le eventuali penali fissate nelle specifiche convenzioni”.

Messina, braccio di ferro tra Comune ed Enel per spostamento cavi elettrici: la denuncia di Cateno De Luca [VIDEO]

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