Alcuni piatti non sono semplici pietanze ma veri e propri riti: il ragù calabrese, che rievoca subito i giorni di festa, viene realizzato con carne di manzo e di maiale, salsiccia al finocchietto, polpette ed una salsa squisita arricchita da tanti aromi. I segreti del ragù, che per tradizione si mangia insieme ai maccheroni di casa, sono la lenta cottura e, ovviamente, la qualità della carne! Questo secondo piatto nutriente piace davvero a tutti!
Difficoltà: media
Preparazione: 30 minuti
Cottura: 2 ore
Porzioni: 4 persone
Costo: medio
Per le polpette:
300 gr. di tritato di vitello
Pangrattato q.b.
40 gr. di parmigiano grattugiato
1 uovo
1 spicchio d’aglio
1 ciuffo di prezzemolo
Sale e pepe
Per il ragù di carne:
4 nodi di salsiccia al finocchietto
300 gr. di muscolo bovino
300 gr. di grasso e magro
700 ml. di passata di pomodoro
600 gr. di pomodori pelati
2 cipolle
Sedano
Carote
1 foglia di alloro
Semi di finocchietto
Vino rosso
1 ciuffo di basilico
Olio, sale e pepe.
Iniziate a preparare le polpette: in una ciotola mettete la carne macinata, il pangrattato, il formaggio, l’uovo, l’aglio ed il prezzemolo tritati e, per finire, sale e pepe. Impastate e, con le mani inumidite, formate le polpette, passatele in padella con un filo d’olio per pochi minuti e mettetele da parte. Adesso tritate sedano carote e cipolla e fateli rosolare con olio extravergine per un paio di minuti in una pentola capiente. Unite la carne di vitello e di maiale, fatela soffriggere per pochi minuti e sfumatela col vino rosso. Aggiungete la passata di pomodoro, il finocchietto, l’alloro, il sale ed un pizzico di pepe. Cuocete tutto per un’ora circa a fuoco moderato e, nel frattempo, fate sbollentare la salsiccia ed eliminate l’acqua. Unite al sugo la salsiccia e le polpette e proseguite la cottura per un’ora finchè la carne non risulterà morbida.
Il ragù di carne si conserva in frigorifero per un paio di giorni.
Nella cucina tradizionale calabrese era consuetudine preparare i sughi di carne durante i giorni di festa essendo, questa, un alimento pregiato e costoso. Ogni regione italiana conserva una variante di ragù ma la sua origine è francese infatti il “ragout”, che vuol dire “svegliare l’appetito”, era una salsa squisita da consumare con i crostoni di pane o col purè di patate e divenne, nel XIX secolo, un alimento nutriente per i soldati francesi. In Italia il naturale accostamento di questa salsa alla pasta diede vita al gustoso ragù della domenica.
Anche gli gnocchi di patate, come i maccheroni, si uniscono perfettamente a questo ragù.