“Oltre a combattere contro lo smantellamento del Poliambulatorio di Villa San Giovanni, la rete cittadina – c’è scritto in una nota- che si è costituita attorno alla battaglia per il presidio sanitario villese intende promuovere una partecipazione più ampia della comunità su temi che investono il bene comune. Per questo motivo, la rete “Salviamo il Poliambulatorio di Villa San Giovanni” rende pubblico e accessibile il documento di richieste e rivendicazioni indirizzate alle autorità politiche e sanitarie del territorio, che può essere consultato al seguente link: https://www.flipbookpdf.net/web/site/294480625bd6f837af06d74a81007d93073a1768202010.pdf.html. Per chi non avesse la possibilità di consultarlo con adeguati mezzi informatici, nei prossimi giorni daremo comunicazione di banchetti informativi nei quali verrà distribuita la copia cartacea del documento e sarà anche possibile firmare per esprimere il proprio sostegno alla battaglia per una sanità pubblica efficiente e accessibile a tutti. Ecco in sintesi le richieste di immediato intervento alla dirigenza dell’ASP da parte della Rete “Salviamo il Poliambulatorio di Villa San Giovanni”:
Chiediamo inoltre il rispetto del protocollo di intesa tra ASP e Comune di Villa San Giovanni, datato 5 aprile 2011 e rimasto disatteso, riguardante in particolare l’istituzione del PET. Allo stesso modo, chiediamo lo spostamento dell’Ufficio Igiene Pubblica e Vaccinazioni nei locali di Via Belluccio e, pertanto, la restituzione dei locali in cui è attualmente ubicato (Via Solferino n.5) al Comune. La necessità di proseguire il percorso di mobilitazione avviato ormai alcuni mesi fa ci viene confermato da una notizia che abbiamo appreso pochi giorni or sono: anche la figura dell’otorinolaringoiatra è stata tagliata dai servizi accessibili all’utenza del Poliambulatorio di Villa. Lo smantellamento progressivo del presidio villese contribuisce allo svilimento della sanità provinciale in un periodo straordinario sotto il profilo della salute come quello che stiamo vivendo.
Capiamo perfettamente che le problematiche riguardanti il Poliambulatorio di Villa e tanti altri presidi sanitari della zona (pensiamo alla struttura polispecialistica di Bagnara o ai poliambulatori di San Roberto e Sant’Alessio) si inseriscono nel quadro desolante della sanità calabrese. 11 anni di piano di rientro dal debito hanno prodotto il taglio indiscriminato di tanti preziosi presidi ospedalieri (Spoke) e ambulatoriali territoriali che hanno costretto i numerosi pazienti a rivolgersi ai grandi ospedali (Hub) anche per semplici prestazioni ambulatoriali e domiciliari. Non ci accontentiamo più di giustificazioni, promesse, tentennamenti. La popolazione della provincia richiede oggi interventi tempestivi, per realizzare i quali la classe dirigente si sarebbe già dovuta attrezzare senza aspettare la tanto temuta seconda ondata da Covid-19. Rammentiamo che ogni settimana, presso il CSC Nuvola Rossa di Villa San Giovanni, ha luogo l’assemblea pubblica della rete durante la quale, in sicurezza e nel rispetto delle regole anti-contagio, si discute insieme delle azioni da intraprendere e a cui tutti gli interessati sono invitati a partecipare”, conclude la nota.