Coronavirus Sicilia, Musumeci: “Prevedo 5-6 mila contagi; sto per disporre una specie di zona rossa per Messina, Catania e Palermo”

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Coronavirus Sicilia. Musumeci sul tema scuole: “Vorrei che fosse sempre riconosciuto ai ragazzi il diritto di andare a scuola. Ma purtroppo con questo virus il mio è solo un auspicio, non una certezza”

Il commissario Arcuri ci bacchetta sulle terapie intensive. Il ministro Boccia ci chiede di raccordarci col governo su scuola e lavoro. Purtroppo, però, il virus corre più’ della politica e noi dobbiamo regolarci di conseguenza: io sto giusto per firmare un’ordinanza che dispone una cintura di protezione, cioè una mezza specie di zona rossa, nelle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Ci sono dei focolai“. Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il quale invita il ministro delle Regioni Francesco Boccia ed il Commissario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri ad accantonare le polemiche relative alla mancata attivazione da parte delle Regioni di nuovi reparti di Terapia Intensiva, a seguito dell’invio da parte del Governo di materiale per le ventilazioni polmonari.

Non voglio polemizzare. Io credo da sempre – prosegue Musumeci sulle pagine del Corriere della Sera – in un rapporto di leale collaborazione col governo centrale. Ma le terapie intensive si creano in funzione dell’evolversi del dato epidemiologico, non so Arcuri a quali regioni si riferisca, posso dire che la Sicilia ha utilizzato fin qui tutto il materiale a sua disposizione. Materiale però che in gran parte, lo voglio sottolineare, è stato acquistato da noi. Ricordate quando i medici ad aprile si cucivano addosso i sacchi di plastica perché mancavano i camici? Con l’aiuto dell’Ismett abbiamo fatto tre viaggi e comprato 15 tonnellate di materiale dalla Cina“.

Quanto agli inviti da parte del ministro Boccia alle Regioni volti a fare in modo che queste non prendano iniziative disomogenee tra loro riguardo le disposizioni sanitarie riguardanti scuole ed attività produttive “Io – afferma il Governatore siciliano – dico sì al dialogo ma nello stesso tempo il governo ci dia fiducia. Soprattutto ci lasci l’autonomia necessaria, perché conosciamo le esigenze dei nostri territori. E siamo noi poi a metterci la faccia, a sentire il fiato sulla nuca dei cittadini. In Sicilia ci stiamo già preparando a fronteggiare degli scenari di crisi: penso a 5-6 mila contagi. Ora siamo a poco più di 4 mila”.

Infine l’inquietante chiosa sul mondo della scuola: “Io vorrei che fosse sempre riconosciuto ai ragazzi – afferma Musumeci – il diritto di andare a scuola. Ma purtroppo con questo virus il mio è solo un auspicio, non una certezza“. Ormai il terrorismo psicologico è un strumento immancabile nella cassetta degli attrezzi di ogni politico che si rispetti.

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