Reggio Calabria, Callea (Fp Cgil): “senza nuove assunzioni situazione insostenibile agli Ospedali Riuniti”

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Reggio Calabria, Callea (Fp Cgil): “il tempo massimo per il Riuniti è scaduto. Senza nuove assunzioni per l’emergenza sanitaria la situazione diverrà insostenibile. La Terapia Intensiva del G.O.M. è dotata di 16 posti letto, di cui 8 sono dedicati al Covid. Troppo pochi per un provincia di più di 500 mila abitanti”

“L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da CoViD-19 sta diventando sempre più preoccupante, in particolar modo a latitudini, come le nostre, in cui il Sistema Sanitario è stato indebolito da decenni di malgoverno, clientele e sprechi di denaro pubblico, per sanare i quali è stato imposto un Commissariamento per il Piano di Rientro che dura, anch’esso, da molto, ma che è lontano dal centrare l’obiettivo. In un contesto siffatto il clima di preoccupazione per le sorti dell’assetto sanitario calabrese ed in particolar modo per la tenuta del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria è d’obbligo e la FP-CGIL – Reggio Locri, che è da sempre in prima linea nelle battaglie per la buona sanità, non può che associarsi alle grida di allarme che si stanno levando da più parti”. E’ quanto scrive in una nota il Segretario Generale Francesco Callea, Funzione Pubblica CGIL Reggio – Locri. “Risulta, infatti -prosegue- di estrema importanza segnalare in ogni sede le gravissime criticità che affliggono la nostra sanità specie in un momento in cui ancora si può fare qualcosa ed a nulla vale domandarsi dove fossero, durante la quiete che preannunciava la tempesta, quegli stessi che adesso si stracciano le vesti. Noi non dimentichiamo i tanti comunicati ed i tanti tavoli a cui ci siamo seduti per dire sempre la stessa cosa: il problema della Sanità calabrese, e quindi anche del G.O.M. di Reggio Calabria, è la carenza ormai sistemica, terribilmente annosa, di personale. Il blocco del turnover, i tagli ed infine quota 100, hanno depauperato l’organico del G.O.M. e sovraccaricato il personale in servizio. L’insegnamento è chiaro ma nessuno lo ha imparato: non si risparmia sul lavoro! Semmai sugli acquisti di beni e servizi in crescita esponenziale su tutto il territorio nazionale non solo in Calabria. E adesso come la affrontiamo l’emergenza COVID?  La Direzione Strategica del G.O.M. ha proceduto a tutte le assunzioni autorizzate dalla Struttura Commissariale per l’emergenza, tuttavia non basta. Il Blocco COVID è stato attivato. Si tratta di reparti esclusivamente dedicati alla cura delle patologie scaturenti dal virus, ma che tuttavia non possono svolgere la loro funzione assistenziale senza che vi sia personale in numero adeguato, inutile costruire un bellissimo grattacielo se poi non c’è nessuno che lo abiterà. La situazione è grave: stando ai dati dei ricoveri, ad oggi, più di 2/3 dei posti letto disponibili tra il reparto di Malattie Infettive e Pneumologia è occupato da pazienti affetti da COVID”.

“La Terapia Intensiva del G.O.M.- sottolinea– è dotata di 16 posti letto, di cui 8 sono dedicati al COVID. Troppo pochi per un provincia di più di 500 mila abitanti. Con l’attivazione del Blocco Covid, realizzato attualmente con le sole esigue risorse interne dell’ospedale , saranno attivati immediati ulteriori posti di terapia intensiva ma, l’esperienza della prima ondata dell’emergenza, ci insegna che non saranno mai sufficienti, a meno che non si debba procedere a soluzioni emergenziali e dolorosissime come quelle prese durante quei mesi in cui si è dovuto interrompere l’erogazione dei servizi ordinari di assistenza. In poche parole, l’FP CGIL chiede alle Istituzioni: l’Ospedale di Reggio Calabria dovrà forse essere costretto a scegliere tra l’emergenza COVID e l’emergenza non COVID?

Come farà l’HUB di riferimento della città metropolitana a garantire
1) l’attività assistenziale ordinaria (coprendo molte carenze dell’azienda Territoriale);
2) l’attività in emergenza (è un DEA di II livello);
3) L’assistenza COVID.

Nonostante le molteplici criticità e scarse risorse finanziarie e di personale –aggiunge– se il GOM continua a garantire la tutela sanitaria della cittadinanza reggina e della provincia, la FP CGIL, lo ribadisce una volta di più, ciò avviene solo grazie agli sforzi straordinari delle donne ed uomini, medici, infermieri, o.s.s. , tecnici di laboratorio, personale amministrativo, che continuano a dare il 110% di loro stessi, senza fare ferie , con monte ore da recuperare stratosferici e senza avere neanche il tempo di pensare alla paura, in questi momenti di aumento vertiginoso dei contagi, che ricomincia ad opprimerci. Proprio per queste motivazioni la FP CGIL continua ad insistere sulla necessità, di andare oltre e prevedere un piano di assunzioni straordinarie per il GOM, che consenta di far procedere a pieno ritmo la “palazzina Covid”, senza necessariamente sguarnire altri reparti o, peggio, chiuderli. Infine, si chiede ai livelli regionali, di verificare in tempi strettissimi, se le risorse economiche stanziate per l’assunzione del “personale Covid” siano stati tutte utilizzati e di procedere all’individuazione di nuove da stanziare per intervenire fino a quando sarà ancora possibile”, conclude.

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