Coronavirus, una senatrice del Governo: “ci si contagia più sui mezzi pubblici che in palestra e nei ristoranti”

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Coronavirus, De Petris (Leu): “Misure finalizzate a limitare i contatti, ma ci si contagia più sui mezzi pubblici che in palestra e nei ristoranti”

Loredana De Petris, senatrice di Leu, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul nuovo dpcm. “E’ evidente che queste misure fossero necessarie –ha affermato De Petris-. Ormai è più di una settimana che i contagi continuano a raddoppiare, quindi servivano misure un po’ più drastiche. Penso che bisognava intervenire un po’ prima anche sulla vicenda dei trasporti, che sono stati un veicolo di contagio molto forte. Io ho invocato un intervento già nei primi dpcm. E’ evidente che più che palestre e ristoranti, il rischio di contagio è alto dove si viaggia come sardine. Quelle prese sono misure che servono a limitare i contatti. Se il dpcm deve servire a riportare la curva dei contagi a livelli gestibili, si è intervenuti con tutte le misure che permettono di limitare il numero di contatti tra le persone. Non si può più perdere tempo sui trasporti, bisogna investire, fare convenzioni con i privati, con i bus turistici. So che è difficile potenziare nel giro di poco tempo il tpl, ma si possono mettere in campo misure d’urgenza per fare in modo che si possa viaggiare più in sicurezza. L’altra questione su cui bisogna accelerare è il potenziamento della medicina territoriale. Se si vuole alleggerire la pressione sugli ospedali, bisogna assolutamente fare tutto il possibile per potenziare i servizi medici territoriali, a cominciare dalle convenzioni con i medici di base sia per quanto riguarda i tamponi rapidi, sia per i servizi, a cominciare dalla prima telefonata che uno fa perché ha avuto contatti con un positivo”.

Cosa è stato fatto in questi mesi. “Non abbiamo mai smesso di stare in emergenza. Sulle terapie intensive sono stati fatti passi in avanti, sul personale si sono assunti tanti operatori sanitari, ma è difficile trovarli a causa degli errori fatti in passato su borse di studio, specializzazioni. Forse in parte si è sottovalutata la seconda ondata. Abbiamo pensato, anche confortati da pareri di vari esperti, che essendo stati i primi ad aver avuto una prima ondata terribile, la seconda non sarebbe arrivata in modo così massiccio. A settembre bisognava prevedere uno scaglionamento degli orari della città”.

Sui ristori economici. “Il decreto sui ristori deve essere attuato subito, le risorse a fondo perduto devono arrivare immediatamente. E’ evidente che si sta creando una situazione difficile di tensione sociale, del resto il mondo dello spettacolo è a pezzi, i ristoranti idem. Se riusciremo a contenere i contagi in questo mese, a dicembre si potrà ritornare in una situazione semi-normale, però dipenderà molto anche dai comportamenti individuali. Le tensioni sociali bisogna saperle gestire e dare delle risposte”.

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