Reggio Calabria, Fabio Foti (M5S): “c’è imbarazzo se da Roma arriva diktat per sostenere Falcomatà. Minicuci persona splendida, non è leghista. Sogno Giunta civica, se restano i soliti del Pd sarà disastro”

StrettoWeb

Reggio Calabria, intervista a Fabio Foti: il candidato Sindaco del Movimento 5 Stelle racconta con grande sincerità la propria posizione in vista del ballottaggio

Il Movimento 5 Stelle ha fallito alle elezioni Comunali di Reggio Calabria, nonostante stavolta presentasse un candidato a Sindaco assolutamente valido e credibile. La lista s’è fermata al 2,05% delle preferenze, pari a 1.877 voti. Fabio Foti, il candidato a Sindaco, ne ha ottenuti 2.270, pari al 2,40%, ma non sono bastati per ottenere un seggio in Consiglio Comunale. Resta pur sempre il Movimento 5 Stelle e in vista del ballottaggio tra Minicuci e Falcomatà, abbiamo contattato Fabio Foti per chiedere quale sarà la sua posizione, e quella del Movimento, in vista dello spareggio.

Siamo in una posizione scomoda, di imbarazzo – dice Foti con sincerità – perchè qui a Reggio siamo in forte antitesi rispetto al disastro di Falcomatà, ma siamo un partito di Governo e a Roma siamo insieme al Pd. Per il ballottaggio, comunque, non c’è alcuna ufficialità. Abbiamo staccato la spina, dopo una campagna elettorale dura ed estenuante. Siamo consapevoli di aver fallito, abbiamo fatto un pessimo risultato. Ogni volta che ci sono le elezioni, sembra che poi non ha perso nessuno. Invece io lo dico forte e chiaro, noi abbiamo perso, abbiamo fatto un brutto risultato. Abbiamo solo il 2%, dubito che interessi a qualcuno per il ballottaggio“.

fabio foti
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Ma un’eventuale scelta del Movimento 5 Stelle potrebbe comunque condizionare gli elettori, in una partita in cui non ci sono preferenze per i candidati e che riparte da zero: “dipende da quello che ci diranno da Roma – aggiunge Fabio Fotiio non posso parlare a nome del Movimento 5 Stelle su questo, parlo a nome mio personale. Avremo un diktat da Roma come alleati di Governo, perchè siamo dentro dinamiche nazionali. Per noi non esiste alcun apparentamento con il Pd locale, io sono completamente fuori da queste logiche, anche perchè il primo tempo di Falcomatà a Reggio non ci è affatto piaciuto. Però dovremo adeguarci a quello che ci dicono da Roma, e avremo un’indicazione. Il premier Conte ha indicato una strada, l’alveo progressista sarà a livello nazionale, europeo e locale quello di Pd e M5S, quindi il quadro politico nazionale dovrebbe avere un riscontro locale. Noi non ci crediamo, non ci crediamo affatto, ma per questo motivo Falcomatà è ahinoi il nostro interlocutore privilegiato rispetto a Minicuci, con cui ho un’amicizia personale ma non condivido il programma politico“.

Fabio Foti
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Noi non abbiamo alcuna preclusione ideologica – dice ancora Foti ai microfoni di StrettoWebse ci fosse stato un centrodestra innovativo, con un candidato brillante, 3.0, un candidato di rottura con alcune logiche del passato, con un programma solidale e a favore della città, ci avremmo anche potuto pensare. Ma era un sogno che non si è avverato. Minicuci è una persona splendida, io lo conosco bene e siamo amici, ma è un burocrate a capo di una coalizione i cui contenuti non si sono percepiti, quando leggo il suo programma e vedo che si parla di un termovalorizzatore, a me viene l’orticaria. Siamo lontani nei programmi e nei contenuti politici, ma a Falcomatà contesto fortemente il suo atteggiamento contro Minicuci. Minicuci non è un leghista, è una bravissima persona, è reggino di Melito, è un grande tecnico e non è espressione della Lega. La Lega a Reggio, per fortuna, ha fallito. Ha preso solo il 4%, dovreste scriverlo a caratteri cubitali. Minicuci non ha nulla a che vedere con la Lega, è l’espressione – se vogliamo politicamente sgradevole – di tutto il Centrodestra e di tutte le forze del Centrodestra. Falcomatà sbaglia a polarizzare l’attenzione sul leghismo, perchè Minicuci non è leghista. E’ una bugia. Io ho una stima enorme di Minicuci perchè è una persona pregevolissima che conosco da anni, è libero da tessere di partito, è indipendente, non è in quota Lega. Ed è una persona per bene, che sia detto a chiare lettere. Quando non si conoscono le persone, non c’è cosa peggiore di chi parla senza sapere. Ha fatto campagna elettorale mediocre e priva di contenuti, ma è una persona di alto livello, un grande tecnico“.

Come uscire, quindi, dall’imbarazzo dell’opposizione a Falcomatà e l’eventuale indicazione in arrivo da Roma di sostenerlo nel ballottaggio?

Fabio Foti
Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Credo che usciremo da questo imbarazzo, o meglio potremmo uscirne, con un contratto di Governo. Mettendo tutto nero su bianco, perchè io di questi del Pd non mi fido. Falcomatà dovrebbe presentare la nuova Giunta e il nuovo programma prima del ballottaggio, e dovrebbe mettersi dentro il civismo, l’innovazione, La Strada di Pazzano, il Movimento 5 Stelle. Dovrebbe fare tutto il possibile per fare in modo che il secondo tempo non sarà gestito dalle persone che sono state protagoniste del primo, altrimenti continua con i soliti e sarebbe una disgrazia, se vincesse, per la città. Credo che da Roma arriveranno indicazioni di dialogo sui punti programmatici, e io posso anche sedermi al tavolo con Falcomatà per parlarne. Ma se parlo delle mie idee, della moneta complementare, della strategia rifiuti zero, del decentramento amministrativo, del bilancio partecipato, di tutto quello che ho detto in campagna elettorale e abbiamo scritto nel nostro programma, e qualcuno mi ride in faccia, allora mi alzerò subito da quella sedia. Abbiamo fallito ed è giusto che stiamo a casa, non vogliamo accordi con nessuno. Se invece a qualcuno è piaciuto il nostro programma, se qualche idea è piaciuta e qualcuno pensa che possa servire per la città, allora siamo qui e siamo pronti a realizzarlo mettendoci a disposizione di un progetto nuovo, scritto in un contratto“.

Cosa potrebbe consentire l’accordo Pd-M5S a Reggio?

Fabio FotiIl Pd deve fare un bagno di umiltà in vista del ballottaggio e dare una grande discontinuità rispetto al primo tempo. Deve presentare prima del voto una Giunta nuova, il mio sogno sarebbe con 2 assessori della Strada di Pazzano, uno del Movimento 5 Stelle, tre tecnici e una spolverata con gli ultimi due del Pd. Solo se cambiano gli attori e cambia il programma potremmo essere protagonisti, ma non credo che questo avverrà e ne sarei stupito. Non penso che abbiamo questa grande importanza, abbiamo fallito ed è giusto che ce ne stiamo a casa. Il prossimo consiglio comunale cambierà, ci saranno Angela Marcianò, Klaus Davi, Saverio Pazzano, espressione del civismo. Ci saranno anche alcuni volti nuovi del centrodestra e del centrosinistra. Ma rischiano di essere minoranza e di fare l’opposizione all’infinito. La vera rivoluzione si fa in Giunta. E serve una Giunta fuori dalla galassia Pd, altrimenti siamo destinati a cinque anni disastrosi come gli ultimi sei. Pazzano è una persona splendida e Falcomatà deve dargli la possibilità di incidere a livello governativo. Se invece tutti i civici rimarranno allegramente all’opposizione e avremo altri 9 assessori del Pd, le solite facce che hanno già fallito, allora continueranno soltanto i problemi, Reggio non progredirà“.

In vista del ballottaggio – conclude Foti con lo stile gentile di sempre – mi auguro che vinca il migliore. Auguro il meglio sia a Falcomatà che a Minicuci. I reggini hanno premiato loro due, siamo in democrazia, viva chi prende più voti di tutti. Sono stati i migliori, il resto è fuffa“.

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