Reggina, Taibi fiume in piena sulle uscite: “I calciatori sono i nostri, non dei procuratori. Con Raiola stiamo parlando…”

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Il direttore sportivo della Reggina Massimo Taibi ha parlato del mercato in entrata e in uscita: le sue parole alla tv ufficiale

Massimo Taibi fiume in piena. Il direttore sportivo della Reggina si è espresso di nuovo duramente contro quei calciatori amaranto in uscita che stanno però prendendo troppo tempo. Questo il suo intervento nel corso di ‘Buongiorno Reggina’, in cui ha parlato anche dei nomi in entrata.

IN USCITA “Confermo che dobbiamo prendere quei 4-5 calciatori in entrata e fare quelle 5-6 uscite. Qualcuno prende tempo e non capisco perché. Hanno tutte richieste importanti, da Blondett a Sarao, ma continuano a tentennare. Loro sono calciatori della Reggina e non dei procuratori, devono fare ciò che diciamo noi. Stanno cercando delle forzature, ma le forzature con me vanno male. Il tempo stringe e le squadre cambiano poi direzione, non aspettano all’infinito. Il problema poi diventa loro, che non trovano nessuno, non di certo mio. Sarao è cercato da Catanzaro e Catania. Il mio non vuole essere un attacco ma un invito a ragionare, è giusto che valutino bene le offerte. Se entro fine settembre non decideranno, non si muoveranno da Reggio. Saranno fuori lista”.

IN ENTRATAFalcinelli lo danno tutti per scontato ma così non è. Lui ha un contratto importante col Bologna, fuori dal nostro budget, e bisogna quindi valutare bene ogni situazione. Tuttavia non è sull’attacco che sono preoccupato, avendo già noi 5 attaccanti, ma su altri reparti. E ora sono più concentrato alle uscite. Costa? No. Ho parlato con Giuntoli ma ho l’imbarazzo della scelta in quel ruolo, qualcuno arriverà. Folorunsho? Potrebbe essere, dovrei parlare tra oggi e domani col suo procuratore ma non mi sbilancio troppo se non c’è il nero su bianco. Kasami? Falso. Felipe? Non più. Lui è un sinistro ma cerchiamo un destro. Di Chiara lo stiamo monitorando. Contatti con Raiola? Stiamo parlando per un giocatore dietro che possa darci una mano”. 

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