Raffaele Sainato durante i lavori del Consiglio Regionale si concentra sulle necessità delle scuole

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Sainato ha posto all’attenzione dell’assemblea di Palazzo Campanella e dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla ricerca Sandra Savaglio, le mille difficoltà che attanagliano le scuole in Calabria

L’intervento del consigliere Raffaele Sainato durante i lavori del Consiglio Regionale di martedì 15 settembre si è concentrato prioritariamente sulla questione fondamentale posta all’ordine del giorno, inerente la riapertura delle scuole e la ripresa dell’anno scolastico, dopo il lungo periodo di interruzione dovuto alla pandemia da Covid19.

Sainato ha posto all’attenzione dell’assemblea di Palazzo Campanella e dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla ricerca Sandra Savaglio, presente ai lavori dell’assise, le mille difficoltà che attanagliano le scuole in Calabria. “Problematiche – ha sottolineato – che in gran parte risalgono indietro nel tempo, a ben prima della crisi sanitaria, dal sovra-affollamento delle aule, alla disponibilità di locali idonei, al numero degli insegnanti, all’efficienza ed alla frequenza dei trasporti pubblici, indispensabili a condurre gli studenti pendolari sui luoghi di studio. Per risolvere questi problemi – ha rimarcato Sainato – si deve quindi comprendere di chi siano le competenze, se della Regione, dei Comuni o ancora del Governo centrale. È necessario chiarire, inoltre quali siano le urgenze dei singoli territori, poiché ogni territorio ha delle esigenze diverse”.

Particolare attenzione ha riservato Sainato al duro compito assolto dai dirigenti scolastici: “A loro va rivolto oggi un grazie, perché dal primo giugno stanno lavorando per riaprire le aule in sicurezza a settembre. Loro stanno svolgendo un lavoro fondamentale, che va riconosciuto a tutti i livelli; a loro si sono delegate molte responsabilità, – ha evidenziato- affollando la già nutrita mole di adempimenti organizzativi, di coordinamento didattico ed amministrativo, cui devono assolvere, ampliando oltremodo le attribuzioni con ulteriori adempimenti sanitari”. Chiedendo quindi la fissazione di una data univoca per l’avvio del nuovo anno scolastico, il Consigliere di Forza Italia, ha puntato l’attenzione sulla certezza e sulla gestione dei dati con cui avviare l’attività didattica. Una necessità che è giustificata oltremodo dal lungo periodo di lockdown cui le scuole sono state obbligate visto i quasi sette mesi di interruzione. “Non ci si deve dimenticare, che ad oggi sul piano nazionale ci si è occupati di aprire discoteche e luoghi di incontro, senza avere il coraggio di aprire le scuole, che sono i luoghi deputati per l’educazione dei nostri ragazzi, che devono divenire consapevoli della necessità di convivere con il Covid prendendo le giuste misure di contenimento. Non ci si può concentrare sul pericolo del contagio distogliendo le attenzioni dovute dal mondo della scuola. Il Covid19 purtroppo è un pericolo che esiste e che promette di restare tra noi per lungo tempo – ha asserito – dal quale è obbligatorio tutelare i ragazzi, senza per altro defraudarli dal primario diritto di frequentare le aule didattiche.  Inoltre, è necessario disciplinare l’utilizzo dei mezzi di trasporto indispensabili a raggiungere le scuole. Infatti, i mezzi attualmente a disposizione sono spesso insufficienti per garantire le corse utili e il distanziamento sociale tra gli utenti. Molti sono ancora i problemi – ha ammesso – con cui le scuole si stanno scontrando dalla consegna dei banchi, che ancora non sono disponibili in molte istituzioni, ai locali stessi per le lezioni, che non possono essere facilmente reperiti e per i quali una soluzione semplice non è rilevabile. Non si può certamente pensare di adibire immobili privati e senza apposita destinazione d’uso a locali scolastici.  Da quest’aula – ha concluso Sainato, rivolgendosi direttamente all’assessore Savaglio – devono venire delle chiare indicazioni; delle soluzioni al netto di quanto sta facendo il Governo nazionale. Spetta alla Regione portare le proposte sul territorio: perché nessuno meglio di noi conosce le realtà territoriali di riferimento. In questo senso va inteso lo sforzo comune che abbiamo davanti come Consiglio e Giunta Regionale”.

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