Iniziamo bene: Falcomatà chiude le scuole prima ancora che aprano, a Reggio Calabria si torna in classe Lunedì 28 Settembre [DETTAGLI]

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Scuole chiuse a Reggio Calabria in quelli che dovevano essere i primi tre giorni di scuola: 24, 25 e 26 Settembre. La controversa decisione del Sindaco (uscente) Falcomatà

Iniziamo bene. Scuole chiuse nei primi tre giorni di scuola in tutto il Comune di Reggio Calabria. Il Sindaco uscente Giuseppe Falcomatà, impegnato nella campagna elettorale in cui chiede la riconferma 6 anni dopo l’elezione dell’autunno 2014, ha firmato stamattina un’ordinanza che chiude le scuole 24, 25 e 26 Settembre in tutta la città. Dovevano essere i primi tre giorni dell’attesissimo rientro, un appuntamento storico perchè arriva dopo la tormentata estate e soprattutto dopo il lockdown per l’emergenza Coronavirus.

Gli studenti reggini, che non vanno in classe dall’inizio di marzo, rimarranno a casa fino a Lunedì 28 Settembre: non c’è alcun posto in Europa in cui le scuole iniziano così tardi.

Nell’ordinanza del Sindaco si motiva la decisione specificando che alcune scuole saranno sede di seggio elettorale e che, al termine delle operazioni di scrutinio dei voti, c’è la necessità di effettuare la sidinfezione dei locali e la sanificazione imposta dalle norme per il contenimento del contagio da Coronavirus.
Effettivamente il tema è controverso: la scelta della data delle elezioni da parte del Governo è stata molto dibattuta proprio perchè avrebbe provocato disagi per l’apertura delle scuole. Fatto sta che tornare in classe è un’esigenza primaria per il diritto allo studio di un’intera generazione, e in quasi tutte le Regioni d’Italia le scuole hanno riaperto già dal 14 Settembre. In Sardegna e Sicilia riapriranno Martedì 22, il giorno dopo il voto per il Referendum, mentre Campania e Puglia hanno scelto di riaprire il 24 senza alcun rinvio ulteriore. Anche in tutta la Calabria, secondo il calendario scolastico Regionale, le scuole inizieranno regolarmente il 24, garantendo così tutti gli impegni e le scadenze.

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Anche dove si vota, c’è tutto il tempo per disinfestare e sanificare: la giornata di mercoledì 23 è più che sufficiente per questo tipo di operazioni. E invece a Reggio Calabria, nella miglior tradizione fancazzista, ne approfittiamo per il primo “ponte” lunghissimo che fa perdere un’altra settimana, in barba ai programmi scolastici che poi ci sorprendiamo se non vengono completati. La chiusura vale anche per quei (tanti) istituti che erano già pronti per riaprire il 24 e che non saranno sede di seggio elettorale.

Dopotutto cosa possiamo aspettarci da un’Amministrazione Comunale (fortunatamente uscente) che da anni non paga i buoni libro per la scuola primaria, mettendo in difficoltà migliaia di famiglie, e che non ha ancora individuato aule e plessi per gli istituti i cui dirigenti da mesi si sgolano per chiederli alla luce delle nuove normative che limitano le presenze degli alunni nelle classi preesistenti? Il diritto allo studio, a Reggio Calabria, è sempre più un miraggio. E il refrain continua: dall’allerta meteo alle sanificazioni di una settimana, Falcomatà chiude le scuole ogni due tre e raccoglie gli applausi degli adolescenti che lo idolatrano sui social perchè gli evita la fatica dell’impegno legato allo studio.

Nessuno gli ha spiegato che i minorenni non hanno diritto di voto?

Reggio Calabria, una professoressa scrive a Falcomatà: “rinvio inizio scuola senza senso, che farà in caso di ballottaggio? Stiamo a casa fino a Novembre? Per favore, ci ripensi”

Reggio Calabria, un altro prof. scrive a Falcomatà: “scuola dove insegno non è sede di seggio, cosa dovremmo sanificare se qui non si vota?”

Reggio Calabria, l’assessore Nucera a StrettoWeb: “vi spiego perchè ho rinviato l’inizio delle scuole. Se riusciamo anticipiamo a sabato 26”

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