Horcynus Festival Reggio Calabria, in arrivo al parco Ecolandia i Fanfara Station

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Horcynus Festival Reggio Calabria, dopo il viaggio musicale del Glorius 4et, in arrivo al parco Ecolandia i Fanfara Station. Guest l’organettista reggino Piero Crucitti

E’ partito dalla Polinesia, dall’isola di Tonga, ed è arrivato fino in America, passando per l’Italia e per il Giappone, il canto nomade del Glorius 4et, quartetto vocale tutto al femminile composto da Agnese Carrubba (voce/pianoforte/percussioni), Federica D’Andrea (voce), Cecilia Foti (voce) e Mariachiara Millimaggi (voce/pianoforte/percussioni). Giunto dalla dirimpettaia Messina, il Glorius 4et ha animato la suggestiva cornice della terrazza del Castello Aragonese, in occasione dell’evento programmato all’interno dell’Horcynus Festival Reggio Calabria ed anche inserito nel cartellone dell’Estate Reggina.

Le quattro voci femminili a cappella, con innesti di istruvocal, o accompagnate da pianoforte e percussioni, hanno attinto dalla recente esperienza condotta durante il lockdown, da loro trasformato in un tour mondiale sul web scandito da mini social show e omaggi a canzoni rappresentative dei vari paesi del Mondo, spaziando dal Pop, agli Standard Jazz, agli Evergreen. Incastonati anche alcuni brani tratti dal loro album di cover “Play”, pubblicato qualche anno fa con la produzione artistica di Tony Canto, il featuring di Ernesttíco, percussionista di Jovanotti, e di Esteban Alvarez, pianista costaricano. In questo viaggio musicale, tappa suggestiva anche a Villafranca Tirrena, nella provincia regionale di Messina, dove si erge il castello di “Bauso”, al quale hanno dedicato il loro primo inedito. Un tributo anche al blu che unisce Reggio Calabria e Messina e che sfocia in un Mediterraneo migrante divenuto anche luogo di drammi e naufragi. “Al mare si gioca”, brano composto da Tony Canto e Nino Frassica, è stato il canto di preghiera affinché il Mare sia portatore di vita e non di morte.

Horcynus Festival Reggio Calabria continua a tracciare itinerari per il futuro, ispirati al Domani in lingua araba “Ghadaan”, con la musica nomade ancora protagonista del prossimo appuntamento con i Fanfara Station. Il concerto dell’eclettico trio è in programma martedì 8 settembre alle ore 21:30, al parco di Ecolandia di Arghillà.

Tre musicisti, Marzouk Mejri (voce, percussioni, fiati, loop), Charles Ferris (tromba, trombone e loop), Ghiaccioli e Branzini, al secolo Marco Dalmasso, elettronica e programming e una pluralità di sonorità e ritmi, canti e lingue. Due loop station, una vasta gamma di beats contemporanei e una inedita varietà di strumenti: percussioni scascika, tar, bendir, darbuka, tabla e tromba, trombone, clarinetto e tre fiati tunisini (nay, mizued e ocra). Su tale palcoscenico pieno di strumenti musicali le sonorità di orchestre di fiati ed elettronica si fonderanno con i ritmi balcanici e i canti dei popoli migranti nel Mediterraneo.

“Tanto ritmo per ballare, melodie per ascoltare e anche improvvisazione – spiega il cantante Marzouk Mejri – in questo concerto in cui convivranno le tante anime del Maghreb, tutte mediterranee. Tante saranno anche le lingue, arabo, turco, francese, spagnolo, italiano, perché composita è la storia migrante del Mediterraneo e dei popoli che da sempre si spostano tra il Medio Oriente, il Maghreb, l’Europa e le Americhe. In questa occasione siamo anche contenti di avere con noi sul palco per qualche brano l’organettista reggino Piero Crucitti. Questi incontri ci appassionano e ci fanno crescere”, commenta ancora Marzouk Mejri.

L’eclettico trio, che ha già inciso l’album “Tebourba” e che presto ne pubblicherà un’altro, è dunque composto da Marzouk Mejri, cantautore e polistrumentista tunisino, figlio d’arte, considerato uno dei migliori percussionisti sulla scena italiana, Charles Ferris trombettista statunitense caratterizzato da uno stile eclettico e dalla sperimentazione performativa di diversi generi, e Marco Dalmasso, in arte Ghiaccioli e Branzini, dj e produttore torinese residente a Firenze che ha viaggiato tra i generi, partendo dall’elettronica e contaminandola con blues, jazz e folk.

Piero Crucitti, il talentuoso organettista reggino che preferisce far ballare la gente, suonarci in mezzo, piuttosto che occupare il palcoscenico, darà un contributo con il suo set di strumenti tradizionali, tra i quali il flauto armonico, l’organetto a 8 bassi e il doppio flauto. Innamorato della musica popolare e degli strumenti tradizionali calabresi, è anche fine musicista e compositore moderno. Cresciuto sulle colline di Cataforio, oggi è noto anche a Cannes dove i film diretti da Alice Rohrwacher, ai quali ha collaborato per la parte musicale, hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti.

“Nella consapevolezza profonda della ricchezza della diversità in cui siamo immersi, lasciamo che siano la curiosità alchemica di mescolare generi e stili e la commistione di suoni e atmosfere senza genere ad accompagnarci nelle scelte per il nostro Festival e nelle produzioni originali che esso concepisce, come restituzione artistica della ricerca-azione che la Fondazione opera nel territorio”, sottolineano i direttori artistici per la Musica di Horcynus Festival, Giacomo Farina e Luigi Polimeni.

In linea con la triplice e ormai consolidata articolazione incentrata su ricerca, sperimentazione e visione didattica e laboratoriale – Horcynus Educational Festival rivolta agli studenti e Horcynus Lab Festival, che i prossimi 21-22-23 settembre a Capo Peloro a Messina promuoverà dei seminari internazionali con intellettuali provenienti da tutto il mondo – Horcynus Festival si pone ancora un volta come piattaforma di analisi, indagine, scoperta e incontro e non come mero contenitore di eventi.

Nel pieno rispetto delle norme antiCovid, che garantiscono sicurezza al pubblico, prosegue Horcynus Festival Reggio Calabria, grazie all’impegno della Fondazione Horcynus Orca e della direzione artistica di Franco Jannuzzi per il Cinema, Massimo Barilla per il Teatro, Giacomo Farina e Luigi Polimeni per la Musica, al cofinanziamento della Regione Calabria e al patrocinio del Comune di Reggio Calabria.

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