Calabria, ecco la Magesty Foundation: una fondazione per gli studi storici ed archeologici della Magna Graecia

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Magesty Foundation: l’ambizione è quella di essere catalizzatore di un processo di sviluppo culturale attraverso la costituzione di una rete di collaborazione

Avviare, promuovere e sostenere attività di studio, ricerca, tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale appartenente alla storia e all’archeologia della Magna Graecia: questa la mission della Magesty Foundation, la fondazione presieduta da Antonietta Accoti, già presidente dell’Associazione Italiana Donne Medico di Catanzaro, nonché componente del direttivo nazionale della stessa. Tutto ciò attraverso una serie di iniziative che sviluppino una rete attiva e fattiva.

“L’idea – afferma la presidente Accoti – nasce dalla considerazione che la nostra terra è ricca di una storia di 3000 anni e di contesti archeologici, spesso inesplorati o peggio ancora mal conservati e non promossi abbastanza. La Calabria potrebbe, quindi, vivere di solo turismo culturale. La sensibilità verso questi temi ci ha spinto a mettere in gioco il nostro tempo e la nostra rete di conoscenze allo scopo di stimolare la comunità alla conoscenza delle proprie radici storiche”.

“Riteniamo – evidenzia Antonietta Accoti – che la sinergia con tutte le associazioni culturali che condividano con noi gli stessi principi ispiratori,  possa consentire il conseguimento di più ampi obiettivi.  La nostra ambizione è quella di essere catalizzatori di un processo di sviluppo culturale attraverso la costituzione di una rete di collaborazione. Tra le tante iniziative, realizziamo anche progetti scolastici e laboratori didattici per promuovere la cultura e la divulgazione scientifica a scopo educativo. Inoltre, sosteniamo le attività di ricerca di giovani studiosi e ricercatori mediante borse di studio e premi e pianifichiamo campagne di sensibilizzazione volte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale de lla Magna Graecia”.

“Seneca sosteneva – aggiunge la presidente – che “Il presente è brevissimo, il futuro dubbioso e il passato certo”. Riscoprire la nostra storia è un dovere, verso noi stessi e, soprattutto, nei confronti delle nuove generazioni”.

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