Calabria e Sicilia, parte la 3ª edizione di Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto: il programma completo

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‘Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto’: Alfonso Femia compierà un viaggio fisico vero insieme ai suoi collaboratori partendo dalla Sicilia il 17 settembre per concluderlo il 20 settembre in Calabria

Comincia la terza edizione di ‘Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto’, progetto ideato e messo a punto dall’architetto Alfonso Femia per indagare i luoghi del Sud fuori dai circuiti ‘cartolina’ e raccontarne le storie inaspettate di rigenerazione urbana.
Un viaggio fisico vero e proprio che l’architetto compierà con i suoi collaboratori partendo dalla Sicilia il 17 settembre per concluderlo il 20 settembre in Calabria attraverso tappe sempre diverse, luoghi che sono esempi virtuosi, e durante il quale incontrerà assessori, sindaci, associazioni di categoria, architetti… Una narrazione costruita sul dialogo, raccogliendo testimonianze e proponendo confronti, il cui valore sta nel mettere insieme visioni di persone autenticamente mediterranee, diverse per estrazione, età, ruolo, che condividono, anche in contraddizione tra loro, l’identità del proprio territorio. Di seguito, il programma completo delle tappe, comunicato stampa e biografia dell’architetto.

Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto: il programma completo

SICILIA

IL SISTEMA DELLE VALLI IONICHE DEI PELORITANI TRA CAPO SCALETTA E CAPO SANT’ALESSIO. Un comprensorio situato tra la città di Messina e Taormina, dotato di una morfologia territoriale che connota e struttura un  paesaggio che, osservato dal mare, appare simile a una grande architettura dotata di un basamento continuo, la costa, di  un corpo centrale, dato dalla seriazione continua dei numerosi bacini fluviali, interrotti solo dagli avamposti rocciosi dei Capi, Scaletta – Alì – Sant’Alessio, di un attacco al cielo, costituito dal crinale dei monti Peloritani. Un lembo di terra che  ha ispirato la Poesia di Salvatore Quasimodo e il romanzo di Stefano D’Arrigo e che ritrova proprio nella narrazione, nell’andar  lento “Meridiano”, una specifica vocazione. Percorrendo sentieri che come linee connettono infiniti punti – borghi e  manufatti storici, terme, monumenti isolati, costruzioni rurali, archeologia militare, aree di pregio naturalistico – si costruisce  l’identità di un luogo che, come avviene nel Campo Marzio piranesiano, si rivela come sommatoria di frammenti minuti. In questa dialettica tra unità e frammento il territorio ha iniziato a riflettere su se stesso, su modalità nuove di fruire i luoghi,  sulla opportunità di restaurare il suo paesaggio agrario, sulla necessità di riequilibrare una modalità insediativa che, nella  ricerca frenetica e senza progetto del mare, ha provocato l’occultamento di una parte essenziale di questo sistema, quella  legata alle aree interne. Tra le diverse iniziative, il programma “Anello del Nisi” racchiude in se questi propositi ri-fondativi  assumendo, al contempo, un valore modellistico per altre analoghe esperienze in contesti territorialmente similari. La  proposta – nata dai cittadini e dalle associazioni locali e oggi pienamente e consapevolmente fatta propria anche dalle  amministrazioni dei comuni di Alì, Alì Terme, Fiumedinisi e Nizza di Sicilia – si propone la valorizzazione dei numerosi  sentieri rurali esistenti che fungono da rete di collegamento tra i comuni e le varie testimonianze sparse nel territorio. Una  proposta che si connota come modello di uno sviluppo fondato sul connubio mobilità lenta-identità locali. Mediterranei Invisibili propone un tour a tappe con partenza all’esterno della Valle del Nisi, nella città di Roccalumera, centro rivierasco con un passato manifatturiero legato alla lavorazione del baco da seta e luogo di elezione del poeta premio  Nobel Salvatore Quasimodo a cui è stato dedicato un Parco Letterario, da cui sta prendendo avvio un programma di  valorizzazione che prende le mosse dall’esperienza maturata con l’”Anello del Nisi” e che prende il nome di Cammino Valle  Dinarini. Il tour andrà alla scoperta delle antiche Terme Granata-Cassibile, edificio abbandonato in cerca di una nuova vita,  collocato a ridosso di una delle spiagge più belle dello Ionio; della batteria militare Margottini, sede di una postazione  militare della seconda guerra mondiale (contraerea e navale) a presidio della estremità meridionale dello Stretto di Messina; del borgo di Alì, splendido balcone sul mar Ionio; dell’antica città di Fiumedinisi, legata a un passato di sfruttamento delle  risorse minerarie; del Castello Belvedere, presidio militare di origine medievale; del Parco La Rocca di Buticari, con le sue  testimonianze artistiche site-specific.

Il viaggio si concluderà al Castello D’Alcontres – singolare residenza fortificata affacciata sul centro storico di Nizza di Sicilia.  La tappa finale vuole essere un’occasione di confronto con alcuni dei protagonisti di esperienze in cui il vettore culturale e  artistico si associa alle specificità dei luoghi, originando forme di fruizione/intrattenimento racchiuse dallo slogan: “la  bellezza dei luoghi/la bellezza nei luoghi”.

17 settembre 2020

ore 17:20 – Arrivo a Catania

L’Antica Filanda – fabbrica dismessa per la lavorazione della seta, oggi restaurata e trasformata in centro culturale ore 19:00 – Arrivo previsto a Roccalumera

ore 19:30-21:30

Talk

Dialogando con:

– Piero Briguglio (Sindaco di Nizza di Sicilia)

– Davide Paratore (Presidente Unione dei comuni delle Valli Ioniche dei Peloritani)

– Nancy Todaro (Vice-Sindaco di Alì Terme)

– Natale Rao (Sindaco di Alì)

– Giovanni De Luca (Sindaco di Fiumedinisi)

– Natia Lucia Basile (Assessore alla cultura di Roccalumera)

– Rosanna Garufi (Assessore alla cultura di Furci)

– Sebastiano Gugliotta (Sindaco di Pagliara)

– Giuseppe Briguglio (Sindaco di Mandanici)

– Gaetano Scarcella (architetto, promotore del programma di Rigenerazione Urbana Costa Ionica)

18 settembre 2020

Rigenerazione urbana costa Ionica: la Valle del Nisi

1-TOUR VALLE DEL NISI (ORE 8:30-17:30)

ore 8:30

tappa 1 – Comune di Alì Terme

Riprese delle Terme Granata-Cassibile

Intervista a Agata di Blasi (Assessore Alì Terme e Vice Presidente Associazione Nazionale Comuni Termali)

ore 09:30

tappa 2 – Comune di Alì Terme

Riprese della Batteria Margottini

Intervista a Salvatore Arrigo (Associazione Camminare i Peloritani) e Piero Cozzo (referente Programma Anello del Nisi)

ore 11:00

tappa 3 – Comune di Alì

Programma di rigenerazione urbana: le linee e i frammenti

Riprese della costa Ionica dal borgo storico di Alì – Visita a Palazzo Brunaccini

Intervista a Gaetano Scarcella (architetto)

ore 12:30

tappa 4 – Comune di Fiumedinisi

Riprese dal Palazzo della Zecca

Intervista a Carlo Gregorio (storico, esperto della Valle del Nisi)

ore 13:30

tappa 5 – pranzo a sacco al Castello Belvedere (Fiumedinisi)

ore 14:30

Riprese dal Castello Belvedere

Intervista a Giovanni De Luca (Sindaco di Fiumedinisi) e Francesco Miceli (Presidente Ordine Architetti P.P.C. Palermo)

ore 16:00

tappa 6 – Comune di Nizza di Sicilia – Parco La Rocca di Buticari

Riprese e visita alle opere di land art presenti nel Parco

Intervista a Concetto Parisi (Presidente Associazione “Acquadisaja”, organizzatore de “Il Giardino Sospeso”)  2-PARCO LETTERARIO SALVATORE QUASIMODO/VALLE DINARINI (ORE 17:30-18:30)

ore 17:30

tappa 7 – Comune di Roccalumera

Riprese dalla Torre Saracena e dal museo del Parco Salvatore Quasimodo allestito presso la stazione ferroviaria mediante  l’utilizzo dei locali dismessi della stazione e di 5 vagoni ferroviari

Intervista a Mario Pollino (fotografo, presidente Associazione “AFI011”)

ore 19:00

tappa 8 – Riprese dal Castello d’Alcontres

Talk dialogando con:

– Carlo Mastroeni (Presidente “Parco Letterario Salvatore Quasimodo”)

– Antonella Ferrara (ideatrice e direttrice di TaoBuk)

– Ivo Blandina (Presidente Camera di Commercio, Messina)

– Filippo Grasso (Docente UNIME – delegato dal Rettore per il Turismo – Referente progetto “Anello del Nisi”) – Serena Bonura (Associazione ZEST, autrice de “l’orto dei bimbi”. La retro-innovazione per una nuova economia di  relazione)

– Moduloquattro Associati (architetti, autori progetto di rigenerazione urbana del quartiere Botteghelle a Roccalumera) – Tina Berenato (project manager, progetto “Al Nettuno”)

– Pino Della Scala (architetto, responsabile Ufficio Tecnico Roccalumera)

– Caterina Limardo (Associazione “Taglio di Rema”, organizzatrice di “Zabut – Festival Internazionale Corti  d’Animazione”)

– Tino Caspanello (drammaturgo, scenografo, regista, attore, ideatore di “Write. Residenza artistica”) – Nella Tirante (drammaturga e attrice, direttrice artistica de “Il Giardino Sospeso – rassegna artistica di teatro e  musica”): intervista pre-registrata o intervento in video conferenza

– Pino Falzea (Presidente Ordine Architetti P.P.C. Messina)

– Francesco Miceli (Presidente Ordine Architetti P.P.C. Palermo)

—— Concerto a cura di “Duetto EST-IVO”

ore 21:00

– Buffet al Castello d’Alcontres (Nizza di Sicilia)

CALABRIA

MARINAI: PRORE ALLE ONDE. Un viaggio immaginifico ed emozionale alla scoperta di un Territorio dalle caratteristiche  uniche, proteso verso il mare come la prua di una nave che solca il Mediterraneo. Un maestoso teatro naturale, la piana  degli ulivi, che dopo quella di Sibari è la seconda area pianeggiante della Calabria e si estende per circa 500 Kmq. Ciò nonostante, non è una vera e propria pianura: con il suo aspetto pianeggiante e insieme collinoso, infatti, risale da quota  zero metri sul livello del mare con una serie di piani inclinati per raggiungere i trecentocinquanta metri ai piedi  dell’Aspromonte. Compagno di viaggio… l’ulivo! Archetipo vegetale, testimone e custode millenario di cultura mediterranea.  Paesaggio difficile! Emigrazioni, esodi, un popolo continuamente in fuga, che non è riuscito, ad oggi, a sottrarsi al  susseguirsi di trasformazioni incontrollate piovute dall’alto. All’interno del paesaggio tradizionale si è assistito, purtroppo,  ad un processo di modernizzazione che non ha certo portato progresso e sviluppo, c’è perplessità e la storia lo ha insegnato.

Nel secolo appena trascorso: Riforma Agraria, Cassa per il Mezzogiorno, Pacchetto Colombo (compreso il progetto speciale  n. 22 per la costruzione del porto di Gioia Tauro), vicende politiche assistenzialistiche e centralistiche, ritardi rispetto  all’intenso processo di trasformazione tecnologica avvenuta nel resto del paese, tardive opere infrastrutturali ed effetti  devastanti dell’abusivismo, sono solo alcune delle vicende che hanno plasmato e trasformato questo territorio fino ai nostri  giorni. Lungo la costa, la mega infrastruttura portuale in attesa di una definitiva identità e i centri urbani di Rosarno, San  Ferdinando, Gioia Tauro e Palmi a definire l’ordinario fronte a mare e poi ancora un susseguirsi di falesie, scogliere, affacci  e terrazze che paiono sospese sul viola intenso del mare che rapido si inabissa. Un viaggio concepito per emozionare con  rapidi tagli e riprese dall’interno verso la costa a cogliere il salto, l’abbraccio tra l’Aspromonte ed il Mare. Quasi il volo di un  gabbiano, terra e mare, una corona di centri abitati affiora dalle cime argentate degli ulivi, le fiumare scendono rumorose a  valle evidenziando profonde ferite, tutto appare più piccolo, racchiuso e conosciuto nella sua omogenea tegumentazione,  ma è illusione, perché questa, seppur sia felice percezione, contiene solo alcune delle pieghe di questo nostro mediterraneo.

5 punti di vista e 5 percorsi  

Il parco archeologico, la Torre Saracena e lo scoglio dell’Isola. Il volo corre dall’interno del parco, gira intorno alla Torre  cogliendone la sommità e poi repentinamente di lancia verso lo scoglio dell’Isola; La Tonnara, un volo radente tra le case e  poi il taglio a prendere i faraglioni dell’Ulivarella; le pratiche magico religiose legate al mare, intervista ai vecchi marinai e  alla donna che taglia le tempeste;

La guardiola di Repaci e lo scoglio di Oreste; dalle grotte al mare; intervista ad Arcangelo Badolati ed Eugenio Crea; La Villa  Comunale, la Torre e la Marinella (dalla Motta), balconi sul mare intervista al Sindaco e a Lillo Loiercio;  Il Tracciolino ed il Sant’Elia; le tre croci la pietra del diavolo, intervista a Madre Stefania e Don Silvio; il volo sugli affacci.  Stacco. Il Tracciolino la parete e poi l’acqua dei cacciatori, tuffo sull’Arcudace, intervista al Mastro Costagrande, il sogno  di un bambino per chiudere.

Tappe:

• Parco dei Taureani

• Tonnara di Palmi

• Scoglio dell’Ulivo dalla spiaggia di Trachina

• Grotte di Trachina

• Guardiola Casa Repaci

• Rovaglioso

• Villa Comunale – Torre – Isole

• Tracciolino

• Sant’elia – Tre Croci – scalette

19 settembre 2020

Rigenerazione urbana costa Tirrenica: i comuni ionici tra territorio e paesaggio

(Palmi – Sant’Elia – Gioia Tauro – Rosarno)

ore 8:40

tappa 1 – Lo Stretto Attraversato (Messina – Reggio Calabria)

Dialogando con:

– Armando Neri (Vicesindaco di Reggio Calabria)

– Salvatore Vermiglio (Presidente Ordine Architetti P.P.C. di Reggio Calabria)

– Salvatore Greco (Ordine Architetti P.P.C. di Reggio Calabria)

– Ilario Tassone (Architetto-Morpheme)

CITTÀ TERRITORIO: PALMI-SANT’ELIA (ORE 10:45-20:00)

ore 11:00-13:00

tappa 2 – (Palmi-Sant’Elia)

Tema: ABITARE IL PAESAGGIO (AZIONI)

Dialogando con:

– Giuseppe Ranuccio (Sindaco di Palmi)

– Wladimiro Maisano (Assessore Comune di Palmi)

– Antonello Scarfone (Ufficio Tecnico Comune di Palmi)

– Francesco Vita (Urbanista, Città Metropolitana di Reggio Calabria e GAL Basso Tirreno)

– Silvio Mesiti (Parroco Concattedrale)

– Stefania Stanojkovic (Fondatrice del Monastero Ortodosso dei SS Elia il Giovane e Filareto l’Ortolano in Seminara) —— Il volo sugli affacci

ore 13:30

pranzo sacco Pineta Sant’Elia

ore 15:00-17:00

tappa 3 – Tonnara di Palmi

Tema: L’ABITARE CIRCOLARE (LA COMUNITÀ)

La Tonnara, un volo radente tra le case e poi il taglio a prendere i faraglioni dell’Ulivarella; le pratiche magico-religiose  legate al mare.

Dialogando con:

– Antonella Benigni (Architetto)

– Giovanni Multari (Architetto-Unina)

– Alessandro Riotto (Assessore LL.PP.)

– Michelangelo Pugliese

-Laura Pavia

– Rosario Giovanni Brandolino (Immaginauta-UNIRC)

—— Intervista ai vecchi marinai e alla donna che taglia le tempeste

ore 17:30-19:30

tappa 4 – Tracciolino

Tema: ATTRAVERSARE IL PAESAGGIO (L’IMMAGINARIO)

Dialogando con:

– Arcangelo Badolati (Autore e giornalista di cronaca, Gazzetta del Sud)

– Lillo Loiercio (personaggio locale-pescatore)

– Eugenio Crea (Associazione “Fogghji di luna”)

– Mastro Costagrande (Pastore)

– Antonello Scarfone (Associazione “Fogghji di luna”)

ore 21:00

Talk e Cena – Tenuta Acton

Dialoghi in masseria, proiezioni a cura di Associazione Culturale Mammalucco

 20 settembre 2020

Rigenerazione urbana costa Tirrenica: i comuni ionici tra territorio e paesaggio

(Palmi – Gioia Tauro – San Ferdinando – Rosarno)

ore 9:00

tappa 1 – Gioia Tauro, porto territorio

Incontro con Porto Gioia Tauro, MSC, personalità

TAPPA 2-ROSARNO, ANFITEATRO ALL’APERTO (ORE 10:45-13:30)

ore 10:45-11:45

Esperienze di comunità

– FaRo Fabbrica dei Saperi a Rosarno (Angelo Carchidi)

– L’esperienza dei Mestieri Legali a Rosarno (Marina Tornatora e Ottavio Amaro, UNIRC)

– La Piccola America (Federica Lanuara)

– Museo e Parco Archeologico di Medma (Dott. Fabrizio Sudano)

ore 11:45-12:45

Attualità della Piana: i 4 Sindaci della Piana

– Gioia Tauro (Aldo Alessio)

– Palmi (Giuseppe Ranuccio)

– Rosarno (Giuseppe Idà)

– San Ferdinando (Andrea Tripodi)

ore 12:45-13:30

Mediterranei Invisibili: Talk conclusivo del 3° Viaggio nello Stretto

Alfonso Femia e Giorgio Tartaro con Giovanni Aurino, Salvatore Greco, Francesco Messina, Giovanni Multari, Michelangelo  Pugliese

ore 13:30

pranzo a Rosarno

ore 14:30 – partenza per Reggio Calabria

ore 16:30 – volo Reggio Calabria-Milano Linate

MEDITERRANEI INVISIBILI – VIAGGIO SULLO STRETTO III: DIALOGHI TRA CALABRIA E SICILIA

Ci sono molti luoghi in Italia, che affacciano sul Mediterraneo, famosi per i monumenti, per l’architettura, per il paesaggio. Spesso tappa di un turismo senza sorprese, in qualche modo già compiuto, prima di intraprendere il viaggio. E poi ci sono i “Mediterranei invisibili”, territori delicati, schivi, poveri. Se provi a fotografarli emergono immagini, che paiono, talvolta, appartenere a una memoria in bianco e nero, ricche di un fascino che incanta e che sollecita alla ricerca di quello che non si vede.

Ai piedi della Calabria e di fronte alla Sicilia, l’una delicato e ombroso lembo di penisola che si accosta senza mai toccarla all’isola, l’altra ricca e densa di una maestosa ruralità scandita su un suo specifico tempo. “Mediterranei Invisibili – Viaggio sullo Stretto” è un progetto ideato e messo a punto da Alfonso Femia per indagare i luoghi e raccontarne le storie inaspettate, fuori dai circuiti “cartolina”. La narrazione si costruisce sul dialogo, raccogliendo testimonianze e proponendo confronti e il suo valore sta nel mettere insieme visioni di persone autenticamente mediterranee, diverse per estrazione, età, ruolo, che condividono, anche in contraddizione tra loro, l’identità del proprio territorio.

Nelle precedenti edizioni, il percorso ha toccato città e borghi: nel 2018 Reggio Calabria, l’area Grecanica con Amendolea e Gallicianò, Filanda Cogliandro, Costa Viola; nel 2019 Rosarno in Calabria, Scilla, Gerace e Messina, con le sue fortificazioni e la fondazione Horcinus in Sicilia. In questo 2020 il senso delle cose è cambiato. E se questo non significa necessariamente che tale mutazione integrerà le azioni future, né che stia per cominciare una nuova epoca come invocato e auspicato nei mesi più bui e drammatici, tuttavia è vero che lo sguardo si è spostato e che anche il futuro del Sud può essere immaginato in un altro modo.

Il Sud è percepito come qualcosa da trainare – ha affermato il sindaco di Rosarno, Giuseppe Ida – in realtà è una straordinaria opportunità non solo per il nostro Paese, ma per tutta l’Europa. “Mediterranei Invisibili” accoglie la sfida e con la terza edizione di “Viaggio sullo Stretto” indaga aspetti sempre più celati, attraverso un tour a tappe con partenza dal lato isolano della Valle del Nisi, nella città di Roccalumera, centro rivierasco con un passato manifatturiero legato alla lavorazione del baco da seta e luogo di elezione di Salvatore Quasimodo, alle antiche Terme Granata-Cassibile, edificio abbandonato collocato a ridosso di una delle spiagge più belle dello Ionio; alla batteria militare Margottini, sede di una postazione militare della seconda guerra mondiale (contraerea e navale) a presidio della estremità meridionale dello Stretto di Messina; al borgo di Alì, splendido balcone sul mar Ionio; all’antica città di Fiumedinisi, legata a un passato di sfruttamento delle risorse minerarie; al Castello Belvedere, presidio militare di origine medievale; al sorprendente Parco La Rocca di Buticari, con le sue testimonianze artistiche che trasformano il paesaggio in opera d’arte. Il viaggio “siciliano” si concluderà al Castello D’Alcontres – singolare residenza fortificata affacciata sul centro storico di Nizza di Sicilia.

Nel lato peninsulare calabro il “viaggio” toccherà Palmi, Sant’Elia, Gioia Tauro, Rosarno partendo dal parco archeologico dei Taureani, la Torre Saracena e lo scoglio dell’Isola, la Tonnara di Palmi, i faraglioni dell’Ulivarella, la guardiola di Repaci e lo scoglio di Oreste; la Villa Comunale, la Torre e la Marinella (dalla Motta), il Tracciolino e il Sant’Elia; le tre croci e la pietra del diavolo. L’idea è quella di immaginare che la mappa mentale, urbana, politica e intellettuale dell’Italia e dell’Europa post Covid si costruisca (anche) a partire dai Mediterranei Invisibili del nostro Sud, affrancandolo dagli stereotipi che ancora lo avviliscono e mettendone in evidenza l’eccellenza ambientale, geografica e di pensiero.

L’approfondimento dei singoli casi non è un mero esercizio di interesse culturale, ma la via per acquisire un’esperienza diretta che consenta di costruire proposte e sistemi di azione riproducibili. Attraverso il dialogo con i sindaci e gli assessori, gli Ordini professionali degli Architetti e le persone del luogo, “Mediterranei Invisibili – Viaggio nello Stretto” vuole tracciare una nuova geografia per la storia e lanciare una proposta di connessione dei valori del territorio sui temi concreti dell’infrastruttura, dell’agri-cultura, del paesaggio, dell’architettura.

Il progetto “Mediterranei Invisibili – Viaggio nello Stretto III” è ideato e sviluppato da Alfonso Femia e prodotto da 500×100 con Marco Predari e Giorgio Tartaro, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Catania, Reggio Calabria, Messina e la collaborazione degli Ambassador Salvatore Greco, Francesco Messina, Michelangelo Pugliese e del prof. Arch. Giovanni Multari.

Il viaggio 2020 si arricchirà dello sguardo del fotografo Mario Ferrara, oltre a Stefano Anzini che segue i Mediterranei Invisibili dai suoi inizi, dalle interviste di Roberta De Ciechi e Alfonso Femia, della collaborazione di Giovanni Aurino, Natalee Rojo, Liloye Chevallereau, Simonetta Cenci. Compagni di viaggio aziende, ordine professionali locali e aziende del territorio.

500×100 è ideata e sviluppata da Atelier(s) Alfonso Femia e Universal Selecta con la partecipazione di Attico Interni, Eco-contract, Staygreen, Federico Berruti e Antonio D’Oca. Compagno di Viaggio nello Stretto 2020, l’azienda Pellini. Gli incontri sono aperti al pubblico, nel rispetto delle indicazioni ministeriali per la Covid-19.

Alfonso Femia: la biografia dell’architetto

Alfonso Femia è ideatore e co-fondatore di 5+1: lo studio, creato nel 1995 e diventato 5+1AA nel 2005, cambia poi la propria denominazione in Atelier(s) Alfonso Femia nel 2017.

Nel 2007, con la nascita dello studio di Parigi, Alfonso Femia sviluppa i temi del progetto all’interno di un “atelier” che riunisce tre luoghi caratterizzati dall’identità delle tre sedi, Genova, Milano e Parigi e dove una squadra multidisciplinare dà vita a un luogo unico di progettazione e pensiero, che si nutre delle specificità e delle esperienze di tre città, tre geografie, tre storie.

Alfonso Femia è stato docente alla Kent State University di Firenze, alle facoltà di Architettura di Ferrara e di Genova e visiting professor all’università di Hong Kong (Cina).

A partire dal 1996, anno della conferenza “France 2013 – Italia 10” organizzata con 5+1 e M. Strata, Alfonso Femia partecipa a molti incontri sul tema del concorso di architettura come strumento di progetto.

Dal 1995 al 2000, insieme a Francesco Guerisoli, è il curatore editoriale di JoshuaLibri, la cui attività ruota intorno al progetto architettonico e ai suoi interpreti contemporanei.

Nel 2015 fonda 500×100 con US e crea 500x100Talk, luogo di incontro e scambio sul tema della città come strumento di dialogo, strutturato in due format coordinati insieme al giornalista Giorgio Tartaro: il SetTalk a Milano e il CityTalk nelle principali città europee e mediterranee.

Nel 2017 la rivista internazionale “iQD” lo nomina Guest Editor: nel numero speciale “Mediterranei Invisibili” Alfonso Femia afferma la centralità del Mediterraneo e la necessità di un “tempo lento” da vivere in parallelo alla velocità del mondo contemporaneo.

Nel 2018 crea a Milano la “Maison 500×100” e “Regard(s)”, nuovo spazio dedicato al dialogo, al confronto con l’arte, la fotografia, la letteratura, la musica, l’Uomo.

Nel 2019 è nominato Editorial Advisor della rivista “iQD”: con l’occasione sviluppa i temi “Brasile invisibile” – insieme ad Antoine Vernholes – e “Mediterranea”, una selezione di considerazioni di respiro internazionale e interviste specifiche.

E’ stato insignito dall’associazione culturale LP della medaglia dalla Presidenza della Repubblica in qualità di direttore artistico della terza edizione della Biennale di Pisa, per la quale ha sviluppato una “call to action“ internazionale sul tema da lui proposto, “Tempodacqua. L’Acqua dimensione del Tempo”.

Nello stesso anno viene selezionato nell’Index AIdi/Compasso d’Oro con il progetto della maniglia per porta “(IN)finito per DND Handle” e vince il German Design Award 2020 per la luce a sospensione “Drop by Drop” prodotta da Guzzini.

Nel 2020 si aggiudica i concorsi per il nuovo complesso scolastico di Legnago (Vr) e per l’area sportiva Chittolina a Vado Ligure (Sv) mentre in Francia vince i concorsi per la Maison d’Action Publique et Internationale (MAPI) dell’Università d’Annecy e per un edificio per uffici con una sala multifunzionale a Cesson-Sévigné, nei pressi di Rennes.

Alfonso Femia sta attualmente lavorando allo sviluppo di due progetti in Uzbekistan e Algeria, e sono in fase di studio nuovi prodotti di design.

Nel corso degli anni Alfonso Femia è stato autore di diversi volumi, i più recenti dei quali sono “Les Docks Marseille”, “1 e 3 Torri”, ”L’Entre-deux” e ”Il cielo di Roma” ed è stata recentemente pubblicata la biografia “I’m an architect” a lui intitolata e curata da Paul Ardenne, autorevole storico e critico di architettura, edita da Marsilio e AAM Editions.

Ama i numeri dispari e il Sud, ed è accompagnato da un equipaggio di donne e uomini che, dal 1995, credono in questo “viaggio” che si propone di esplorare e sperimentare il mondo attraverso i progetti architettonici e l’incontro con le città; il tutto con il sorriso e con una nuova compagna di viaggio: “La balena e la sua stella”.

Il viaggio nel viaggio.

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