Reggio Calabria, turisti di Napoli allontanati dal Museo Archeologico. Klaus Davi chiede chiarezza: “le questioni non si risolvono maltrattando chi arriva da lontano per visitare la città”

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Reggio Calabria, Klaus Davi pone l’accento sulla questione turismo: “si adottino provvedimenti tecnologici in grado di agevolare l’accesso alle bellezze della città”

“Ieri mi trovavo nel centro della città e ho assistito a una scenata che non avrei mai voluto vedere. Una famiglia di turisti venuti appositamente da Napoli per visitare Reggio Calabria sono stati cacciati dal Museo Archeologico perché sprovvisti di prenotazione. Fin qui non ci sarebbe nulla da dire poiché è ovvio che con le misure anti-Covid il criterio della prenotazione è fondamentale per evitare gli assembramenti. Ma secondo la denuncia dei due turisti, fatta alla presenza di funzionari della Polizia di Stato, nel museo sarebbero stati fatti entrare visitatori a loro volta sprovvisti di regolare biglietto. In attesa che l’autorità giudiziaria di Polizia faccia chiarezza sulla vicenda, auspico che, al di là del meccanismo legittimo della prenotazione per i turisti di passaggio che vengono da molto lontano, si possano adottare dei provvedimenti tecnologici in grado di agevolare l’accesso alle bellezze di Reggio Calabria. Approfittare della presenza dei pochissimi turisti che vengono in questa bellissima città nel modo più opportuno aiuta l’economia, i negozianti, gli artigiani, tutti quanti. Non è cacciandoli o maltrattandoli che risolviamo la questione”. Lo ha dichiarato il massmediologo Klaus Davi, candidato sindaco di Reggio Calabria. In attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda, resta comunque l’amaro in bocca per l’accaduto. Un territorio che possiede una così vasta ricchezza sotto ogni punto di vista (culturale, storico, ambientale), ma che purtroppo troppo spesso mette in evidenza l’assenza dei servizi essenziali.

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