‘Ndrangheta, arrestata ex direttrice del carcere di Reggio Calabria. Foti: (M5S): “su certi argomenti nessuno fa selfie o video su Facebook, come mai?”

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Foti: “con l’arresto dell’ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo, nuove inquietanti ombre si abbattono sulle istituzioni cittadine ma nessun esponente politico ne parla, come mai?”

“Con l’arresto dell’ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo, nuove inquietanti ombre si abbattono sulle istituzioni cittadine ma nessun esponente politico ne parla, come mai?”. Così in una nota, il dott. Fabio Foti, candidato a sindaco per la città di Reggio Calabria assieme ai consiglieri della lista, evidenzia “come su certi argomenti nessuno fa selfie o video da mandare sia Facebook”. “La gravissima accusa di concorso esterno in associazione mafiosa conferma ancora una volta che il sistema malavitoso che controlla Reggio si infiltra ad ogni livello. Un sistema vivo e presente, continua il pentastellato, in grado di soddisfare le richieste dei detenuti ristretti presso la casa circondariale Panzera. La compiacenza dell’ex direttrice Longo favoriva il peggiori delinquenti, quelli affidati al regime di alta sicurezza, coinvolti per associazione mafiosa o comunque per reati aggravati dalle modalità mafiose. Tra questi si legge ci sia stato anche il famoso Paolo Romeo, avvocato ed ex parlamentate, alla sbarra nel processo ‘’Gotha”ma anche boss del calibro di Cosimo Alvaro, Maurizio Cortese, Michele Crudo, Domenico Bellocco, appartenenti alle ‘ndrine di Reggio e provincia”. Non è accettabile– prosegue Foti- che tali sistemi possano ancora reggersi in piedi. In questi anni gli attivisti del MoVimento 5 Stelle reggino si sono sempre schierati dalla parte della legalità. Lo scorso anno il Meetup Reggio 5 stelle ha organizzato un evento alla sala Calipari dal titolo #IoNonDrangheta a testimonianza delle nostre idee e a sostegno di quei magistrati che onorano lo stato con il loro impegno e fedeltà. Con la nostra legge, la spazzacorrotti, oggi si hanno tutti gli strumenti necessari per intervenire celermente deportando quei vertici infedeli che continuano ad agevolare e alimentare il peggiore sistema massondranghetistico locale“, conclude Foti.

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