Immigrati positivi al Coronavirus, Santelli: “disposta a tutto per difendere i calabresi e chi sceglie la Calabria per le vacanze. Non c’è alcuna discriminazione ma prevenzione sanitaria”

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Immigrati positivi al Coronavirus, le parole della Presidente della Regione Calabria Jole Santelli

I cittadini calabresi “hanno perfettamente ragione. Hanno mantenuto in maniera molto determinata il lockdown. Siamo stati rispettosi delle norme, abbiamo preservato il nostro territorio, anche per poter gestire una stagione turistica seria: per noi si tratta non di ricchezza, ma di evitare la poverta’. Quello che e’ accaduto in questi giorni ha messo in crisi e in preoccupazione i cittadini calabresi e io condivido pienamente la loro preoccupazione“. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, la Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, in merito alle proteste dei cittadini di Amantea (Cs) per l’arrivo sul territorio del Comune, di alcuni migranti risultati positivi al Covid 19. “Ho chiesto specificatamente – ha proseguito – che, come accaduto durante il periodo di lockdown, il governo attrezzi delle navi in cui vengano accolti i migranti e seguite le situazioni sanitarie e che non metta piede sul territorio calabrese chi ci porta il covid. Abbiamo i porti, c’e’ quello di Roccella, di Crotone, di Corigliano. La Guardia Costiera li porti in uno degli scali. Ieri sera il ministro dell’interno mi ha rassicurato su questo punto, si sta lavorando sull’ipotesi di questa nave. Credo che serva questo come misura tampone. A livello europeo serve una cintura di sicurezza dei confini meridionali dell’Europa. I tempi sono questione di ore, non abbiamo tempo da perdere“. Santelli ha poi detto: “L’ultima cosa su cui scherzo e’ la salute dei calabresi. La Regione Calabria sul turismo ha messo 300 milioni di euro e sono mesi che stiamo lanciando l’allarme sui Paesi africani in cui la pandemia si sta espandendo e che avremmo rischiato un virus di ritorno. Voglio una risposta chiara da parte del Governo, di rassicurazione. Non sono arrabbiata, chiedo al Governo aiuto, chiedo al presidente Conte di aiutare queste terre del Sud che comunque hanno dimostrato serieta’ e che oggi pretendono una risposta di sicurezza da parte dello Stato“.  “Il ministro Lamorgese – ha proseguito – mi ha assicurato che nelle prossime ore arrivera’ la nave, altrimenti dovranno spiegare perche’ non sono in grado di portare una nave. Spero che entro domani sia gia’ risolto, mercoledi’ mattina c’e’ un incontro col capodipartimento delle Liberta’ Civili qui a Catanzaro, io ho detto espressamente che la Regione non vuole contagiati Covid sul proprio territorio“. Santelli ha anche detto di essere “disponibile a fare tutto quello che e’ necessario fare per cercare di difendere la Calabria, i calabresi e chi decide di venire in vacanza”. “Roccella Ionica e Amantea – ha spiegato – sono localita’ turistiche, vivono di turismo. Sapete quale danno e’ stato fatto a queste localita’ attraverso questo tipo di gestione? Enorme. Mi aspetto che vengano trasferiti al piu’ presto sulla nave anche i 60 migranti arrivati ieri. Non si tratta piu’ di una questione di immigrazione, se scendiamo nella demagogia di parlare di una questione di immigrazione sbagliamo. Si tratta – ha concluso – di una questione di salute, dobbiamo applicare le stesse norme che applichiamo ai viaggi aerei di alcuni Paesi, in cui impediamo che le persone vengano“.

Migranti, Santelli: “si parla di Covid, non è discorso di discriminazione”

Ho chiesto le navi nei porti, dove poter portare queste persone e fare tutti i controlli e la vigilanza sanitaria. Non e’ un discorso di discriminazione o di immigrazione. Stiamo parlando di Covid. È altro. Io chiedo le navi e che l’Europa difenda i propri confini meridionali“. Cosi’ la governatrice della Calabria intervenendo su Rai Radio1 a Vivavoce, programma condotto da Ilaria Sotis e Claudio De Tommasi. Alla domanda se si aspettasse l’arrivo entro di una nave nelle prossime ore Santelli ha risposto: “Me lo auguro, non ho ufficialita’. Nella gestione di queste cose, almeno in questi giorni, si e’ agito come se fosse un normale sbarco di migranti. Mentre – ha concluso – siamo in fase Covid e le cose cambiano notevolmente”.

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