Zangrillo: “il Coronavirus ora non ci fa più paura. Ecco perché non ci sarà una seconda ondata, basta terrorizzare gli italiani”

StrettoWeb

“Abbiamo fatto scuola a livello sanitario, perché non dimentichiamo che la Lombardia ha affrontato un dramma vero”: il dott. Zangrillo spiega perché non teme più il Coronavirus

I decessi per Covid-19 “ora sono sovrastimati”. A dirlo, a Non è l’Arena, programma in onda la domenica sera su La7 e condotto da Massimo Giletti, è stato domenica sera 14 giugno il professor Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. L’esperto sostiene infatti che adesso ci sono persone che muoiono con il nuovo Coronavirus, ma i motivi del decesso sono altri. “Abbiamo fatto scuola a livello sanitario, perché non dimentichiamo che la Lombardia ha affrontato un dramma vero. La malattia, da un punto di vista clinico, non ci fa più paura”, ha sottolineato.

Zangrillo ha raccontato il processo e il trattamento di un paziente che arriva in ospedale con un infarto, facendo un esempio: “quando entra una povera persona colpita da infarto del miocardio, viene effettuato un tampone per determinare se positivo o meno al Covid, ma nel frattempo la situazione clinica precipita, per cui entra in emodinamica, entra in sala operatoria di cardiochirurgia, ma dopo due giorni questa persona muore. Questa persona viene comunicata alla protezione civile. È morta con il Covid, ma è morta di tutt’altro. Con questo io non voglio minimizzare assolutamente, il virus esiste, ma solo a livello subclinico. Adesso sappiamo come curare clinicamente i malati, quindi basta terrorizzare gli italiani dicendo che arriverà una seconda ondata”, ha sostenuto Zangrillo. Questa nuova ondata non si verificherà per diversi motivi, “intanto bisogna vedere se arriva, poi perché adesso sappiamo curare i malati, ma anche perché esiste un sistema di collaborazione tra ospedali, territorio e istituzioni regionali che hanno imparato a fronteggiare il problema, e infine perché sappiamo molto di più su questo virus”.

Condividi