Riaperta Villa Dante a Messina, Cucè: “con quali condizioni di sicurezza per i fruitori?”

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Messina, Cucè: “Villa Dante è un bene troppo importante per la città per non appropriarsene dando un segnale di civiltà, sopratutto ai bimbi piccoli che la frequentano”

“Finalmente il grande parco cittadino ha riaperto con gli orari di sempre, ed altissimo è il numero di avventori che ogni giorno vi si recano per trascorrere qualche momento di relax sport e spensieratezza ma purtroppo da diversi giorni assistiamo a delle presenza poco piacevoli formate da giovinastri poco educati che a bordo di mezzi elettrici creano caos e scompiglio ai cittadini presenti all’interno di villa Dante“. E’ quanto scrive in una nota il presidente della Terza Municipalità, Natale Cucè. “In barba alla minime condizioni di sicurezza con a bordo anche in tre scorazzano liberamente dentro la villa creando non pochi problemi in quanto questi mezzi probabilmente sono privi di polizza assicurativa, malgrado i richiamo verbali dei custodi girano liberamente dentro il parco. Con la seguente nota si chiede ai dipartimenti ed assessorati competenti di inibire gli ingressi della villa a motorini e biciclette con dei tornelli o prevedere una presenza di vigili urbani quotidiana in modo da porre fine a questa abitudine dei motorini elettrici dentro la villa. Si chiede inoltre la possibilità di rendere decoroso l’ingresso di villa Dante lato sud in quanto da mesi ha trovato collocazione un marocchino che da anni bivacca in zona. Sicuramente duole la condizione del senzatetto ma non è accettabile e tollerabile una situazione simile. In quanto la persona dorme mangia e vive all’aperto. Pertanto chiedo a chi di competenza un intervento di pulizia e controllo del territorio. La villa è un bene troppo importante per la città per non appropriarsene dando un segnale di civiltà, sopratutto ai bimbi piccoli che la frequentano. Purtroppo la città continua a non rispondere ai segnali di civiltà e rispetto delle regole e si continua a vivere senza rispetta del bene comune”, conclude.

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